La sesta giornata di Serie A si ricorderà e continuerà ad essere analizzata anche nei prossimi mesi soprattutto per la partitissima Juve-Roma. Per fare un punto della situazione obiettivo e sportivo si deve scindere la questione su due fronti. Sul web e sulla carta stampata si parla dell’argomento con toni che rievocano situazioni vecchie di almeno dieci anni ed al tempo stesso si parla poco del dato che la supersfida dello Juventus Stadium ha sviluppato.
Il primo troncone è ovviamente quello legato alle polemiche arbitrali. Rocchi si è dimostrato certamente non idoneo ad una sfida del genere e forse sarebbe stato meglio dare a lui Milan-Juventus di due settimane fa e mettere Rizzoli su Juventus-Roma, ma non si ha la controprova ed una giornata negativa poteva capitare a chiunque. Lasciando stare gli episodi, che se si guarda nelle principali testate giornalistiche sportive ci si trova più o meno d’accordo solo sul rigore per la Roma e sul secondo penalty per la Juve, si deve però tenere conto di un fatto. La gara è stata equilibrata ma troppo nervosa, la “sviolinata” di Garcia al primo dubbio arbitrale non può starci se non si parte per Torino prevenuti. Da qui si capisce come è stata vissuta in casa giallorossa la vigilia di un match che sinceramente non determinava nulla alla sesta giornata di campionato.
L’indecisione e la topica di Rocchi non può far saltare i nervi a ventidue giocatori, più le panchine, che rappresentano tra l’altro una miriade di nazioni calcistiche di livello top, vuol dire che qualcosa è stato preparato con una distorsione mediatica alla quale in ogni caso solo gli errori arbitrali avrebbero dato ragione. In parole povere se gli errori arbitrali fossero andati dalla parte opposta oggi avremmo le stesse polemiche con i protagonisti invertiti e che comunque in ogni caso solo quelli sarebbero stati visti e contestati visto che, lo vedremo nel secondo troncone, questa sfida a livello sportivo non determinava nulla.
Vedendo le reazioni dei protagonisti ed analizzando la situazione a mente fredda si trovano un sacco di incongruenze, dove quasi tutti hanno ragione e qualcuno esagera. Francesco Totti, De Sanctis e Garcia non possono dire frasi d’accusa così importanti se non si hanno delle precise ed altrettanto importanti prove da portare a loro carico. La Roma oltre che della Juventus è stata antagonista anche di Milan e Inter negli ultimi anni per lo scudetto eppure è sempre arrivata seconda, non sarà che quando i giallorossi arrivano a pressione alta scoppia sempre il coperchio? Su una cosa ci sentiamo di dare ragione al tecnico della Roma, in un tweet di oggi ha espresso il fatto che Juve-Roma di ieri sera non fa bene al calcio italiano, vero, tutta l’Italia calciofila voleva vedere ben altro spettacolo.
L’Italia pallonara analizza la supersfida con i soliti sospetti del “potere forte” etc. etc. dimenticando che la Juventus, insieme alla Roma, rappresenta l’opposizione nel governo del calcio e soprattutto rappresenta la volontà del cambiamento, compresa la cosiddetta moviola in campo. A tal fine fa bene Tavecchio a chiederla dopo questa partita, purché si passi alle vie di fatto e non solo alle parole di circostanza come sempre nel vizio italico del cercare soluzioni solo post mortem.
Il secondo troncone d’analisi riguarda il dato sportivo che Juve-Roma ci ha regalato. Alla sesta giornata di Serie A, cioè nemmeno a meno di 1/6 del campionato le due squadre sono vicine, per non dire vicinissime. La squadra di Garcia ha la cattiveria giusta per giocare alla pari anche con le grandi d’Europa, la Juventus è rimasta uguale ed ora ci vuole il tocco di Allegri per diventare ancora più forte o abdicare.
In pratica il match porta in dote alla Roma un consistente bagaglio di autostima e di ancor maggiore rabbia da riversare sulla gara di ritorno oltre ché sul resto della stagione. Alla Juventus la partita di ieri sera porta, tre punti e ancora una maggiore attenzione mediatica sui prossimi episodi dubbi, tutte cose alle quali è abituata da anni. Ma se la Juventus vuole guadagnare il cambio di passo e maggiore imprevedibilità lo dovrà fare attraverso Allegri, che deve dare un gioco meno stantio e più variegato ai bianconeri, questo sarà fondamentale per il cammino in Europa e potrà essere d’aiuto per risolvere il campionato dove ora tutte aspetteranno madama con il coltello fra i denti. Se questo non avverrà ok in Juve-Roma i tre punti sono andati alla Juventus, ma la Roma può fare male ai Campioni d’Italia con un match a Roma a disposizione e una cattiveria agonistica maggiore rispetto ai bianconeri.