Il Pallonaro

Juve da record, ora è Hi5tory

Juventus Hi5tory | © Juventus

Un’impresa che praticamente nessuno avrebbe pronosticato ad ottobre 2015 ed invece, la rete di Nainggolan contro il Napoli ha sigillato il successo della Juve che per festeggiare il quinto scudetto consecutivo ha coniato l’hashtag HI5TORY.

Sicuramente Hi5tory è la parola giusta per descrivere questo quinquennio di dominio bianconero, i dati non mentono: la Juve ha vinto 136 partite sulle 187 giocate, quasi 360 gol segnati contro poco più di 100 subiti (109), 79% dei punti ottenuti su quelli disponibili ma sopratutto oltre 100 punti di distacco, Napoli escluso che limita i danni a 92, alle rivali (104 alla Roma, 131 al Milan, 141 alla Fiorentina, oltre 150 su Lazio ed Inter e 255 sui cugini granata del Torino).

Veniamo a raccontare questa cavalcata che non è certo stata una passeggiata per la Juventus di Allegri. 

La partenza è stata senza dubbio shock, alla prima giornata è arrivato un inaspettato ko casalingo contro l’Udinese, bissato dalla sconfitta in casa della Roma e dal successivo pareggio allo Juventus Stadium contro il Chievo. Il successo con il Genoa alla quarta giornata avrebbe potuto sembrare la svolta e invece subito dopo sono arrivati il pareggio per 1-1 in casa con il Frosinone e la sconfitta a Napoli.

Dopo 6 giornate si parlava di una Juve già tagliata fuori dal discorso scudetto, i bianconeri vantavano il misero bottino di 5 punti ed un distacco di 10 lunghezze dal duo di testa Inter-Fiorentina. 

Le vittorie casalinghe con Bologna ed Atalanta, intramezzate dal pareggio a San Siro contro l’Inter, sembravano poter far intravedere una Juve in salute e pronta a riprendersi le giuste posizioni in classifiche ed invece, nel turno infrasettimanale valevole per la 10°giornata, la punizione di Sansone aveva la sensazione della pietra tombale per le speranze tricolori, ma anche semplicemente di una posizione Champions, della compagine di Max Allegri.

Questa era la classifica al termine del 10° turno di Serie A:

Roma 23, Napoli, Fiorentina e Inter 21, Sassuolo e Lazio 18, Atalanta 17, Milan 16, Torino 15, Sampdoria 14, Chievo Verona e Juventus 12, Palermo, Genoa e Udinese 11, Empoli e Frosinone 10, Bologna 6, Hellas Verona e Carpi 5.

Quella sera però qualcosa ha iniziato a cambiare, le parole di Buffon a fine gara, arrabbiato per la prestazione in casa dei neroverdi, hanno dato una scossa alla squadra. Scossa che è stata amplificata dal gol del 2-1 di Cuadrado all’ultimo istante del Derby, valevole per l’undicesima giornata, che è valso un successo e che ha dato il via alla Remuntada. 

Allegri era stato profetico nei giorni di crisi, lo aveva detto, “A Natale la classifica sarà diversa” e così è stato. Dopo il Torino infatti la Juve ha sconfitto Empoli, Milan, Palermo, Lazio, Fiorentina e Carpi, segnando 15 gol e subendone solo 4, con Dybala che ha cominciato a diventare protagonista, con Mandzukic che da giocatore criticato dai media, ha iniziato a mostrare il suo valore, con la difesa che pian piano è tornata sui propri livelli e con un Pogba che ha iniziato a ritornare il gran giocatore visto negli anni precedenti.

Alla sosta natalizia la classifica aveva già un sapore più dolce per i bianconeri, quarto posto a quota 36 a sole tre distanze dall’Inter capolista.

Il 2016 è stata la vera e propria consacrazione della Hi5tory bianconera, la Juve è ripartita come aveva chiuso il 2015, con un netto successo con il Verona, una vittoria di misura a Genova con la Sampdoria che sarà ricordata per il gol di Cassano che inizio alla striscia di imbattibilità di Gigi Buffon. 

Il portierone bianconero ed azzurro non dovrà più raccogliere palloni dentro alla propria porta per ben 973 minuti, sarà poi Belotti dal dischetto nel derby ad interrompere l’imbattibilità di Buffon.

Torniamo però alla corsa della Juventus. Il girone di ritorno si è aperto con i successi contro Udinese, Roma, Chievo, Genoa, Frosinone e la Juventus è arrivata così allo scontro diretto contro il Napoli, i partenopei trascinati da Higuain si erano presi la testa della classifica diventando campioni d’inverno, con solo due lunghezze di distanza.

La sfida dello Stadium era da definirsi senza dubbio la chiave della stagione, un successo della Juve avrebbe permesso di completare la rimonta conquistando la vetta, mentre una vittoria degli uomini di Sarri avrebbe lanciato il Napoli in paradiso sul +5.

Quella notte, alla vigilia di San Valentino, il protagonista però non fu ne Higuain, ne Pogba, ne Insigne, ne Dybala ma bensì Simone Zaza! La conclusione del calciatore lucano, leggermente deviata da un difensore azzurro, al minuto 88, ha regalato i tre punti ed il conseguente sorpasso in favore della Juve. 

Da quella sera in poi i bianconeri non hanno più guardato lo specchietto retrovisore ma solo e sempre avanti. Messo da parte lo 0-0 del turno successivo in casa del Bologna, la Juve non si è fermata più e sotto i colpi di Morata, Dybala, Bonucci, Mandzukic, Pogba, Barzagli, Khedira, Lemina e anche Padoin sono cadute Inter, Atalanta, Sassuolo, Torino, Empoli, Milan, Palermo, Lazio e Fiorentina. 

Dopo la vittoria sui viola mancava solo la matematica, la Juventus si è accomodata sul divano e, dopo il fischio finale di Orsato in Roma-Napoli 1-0, è potuta partire la festa per la Hi5tory, il quinto scudetto consecutivo, il secondo bianconero per Max Allegri.

 

ROSA JUVENTUS CAMPIONE D’ITALIA 2015/16

PORTIERI: Buffon, Neto, Rubinho

DIFENSORI: Alex Sandro, Barzagli, Bonucci, Caceres, Chiellini, Evra, Lichtsteiner, Rugani.

CENTROCAMPISTI: Asamoah, Cuadrado, Hernanes, Lemina, Khedira, Marchisio, Padoin, Pereyra, Pogba, Sturaro.

ATTACCANTI: Dybala, Mandzukic, Morata, Zaza.

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