Le prime 8 giornate della Serie A 2012/2013 hanno fornito buone indicazioni su quel che sarà il resto della stagione. La Juventus, campione d’Italia in carica, si è confermata vincente e da imbattuta guida la classifica in solitaria dopo aver smorzato momentaneamente i sogni di gloria del Napoli. Certo, la squadra di Mazzarri sembra la più attrezzata per competere con la Juve, ma il modo in cui è maturata la prima sconfitta in campionato fa intuire che il gap con i bianconeri non è ancora colmato del tutto. Detto questo i partenopei mai come quest’anno possono ambire al tricolore, forti di un’organizzazione di squadra notevole unita alla mancanza della Champions, competizione che alla Juve potrà togliere energie preziose soprattutto dal punto di vista mentale. Il Napoli a 3 punti dalla vetta, deve però guardarsi le spalle dal duo minaccioso formato da Lazio e Inter. I laziali, non nuovi a partenze sprint, con l’avvento di Petkovic e i gol dei terribili Hernanes-Klose appaiono ancor più squadra di quando in panchina siedeva Reja, l’Inter invece è ritornata nelle posizioni di vertice, mancate amaramente lo scorso anno.
Iniziamo la nostra analisi serie A notando che le prime 4 della classifica viaggiano ad una media superiore ai 2 punti a partita, ritmo vertiginoso che sembra aver creato la prima frattura importante in classifica. Non a caso la quinta forza del campionato al momento è rappresentata dalla Roma di Zeman, distante 4 punti dalla zona Champions ma ancora troppo discontinua per ambire al vertice. Un dato che accomuna le prime 5 forze del campionato è che tutte e 5 hanno migliorato il loro bottino di punti rispetto alla passata stagione. La partenza quasi perfetta della Juve (22 punti su 24 disponibili) oscura gli ottimi 19 punti del Napoli e i 18 punti di Lazio e Inter. Basti pensare che l’anno scorso dopo 8 giornate la Juve comandava la classifica con ‘soli’ 16 punti, ovvero 2 punti in meno dell’attuale terzo posto.
1° Juventus 22 punti – Quando si parla di Juve, non bisogna neanche spendere troppe parole visto che per lei parlano i numeri. Imbattuti da 47 partite di campionato, i ragazzi di Antonio Conte sono senza dubbio la squadra da battere. Meno brillanti sul piano del gioco rispetto all’anno scorso, ma più cinici che mai. Ecco spiegate le 7 vittorie nelle prime 8 partite, che permettono ai bianconeri di comandare al classifica con ben 6 punti in più rispetto alla passata stagione, quella che ha visto i bianconeri poi trionfare a maggio da imbattuti. I bianconeri hanno il miglior attacco (19 gol) e la miglior difesa (4 gol subiti) del campionato, conseguenza di una squadra altamente organizzata e potenziata in estate con acquisti mirati vedi Asamoah e Pogba. I Campioni d’Italia nelle prime 8 partite sono andati a segno con ben 12 giocatori, dato che riflette la grandezza e la forza del gruppo di Conte. La difesa si è confermata difficilmente perforabile con soli 4 reti subite, 2 in meno rispetto all’anno scorso. Il centrocampo è il fiore all’occhiello dell’undici bianconero, il motore del successo animato dall’immensa classe di Pirlo. I numeri lo confermano a gran voce, la Juventus è la squadra da battere.
2° Napoli 19 punti – Il Napoli di Walter Mazzarri sarà grande protagonista di questo campionato. La sconfitta patita allo Juventus Stadium non deve ingannare i più, basti pensare a come è maturata. La Juve ha vinto grazie ai gol dei 2 cambi Caceres e Pogba, nel Napoli di cambi non se ne sono visti forse perchè Mazzarri non ha avuto il coraggio di farli, forse perchè le cosidette seconde linee non sono ritenute all’altezza dei titolarissimi. Difficile spiegare perchè il tecnico toscano non abbia provato a cambiare qualcosa in una partita molto equilibrata giocata sul fisico e sui nervi. Resta il fatto che la Juve l’ha vinta sfruttando una profondità di rosa incredibile che il Napoli attualmente non può vantare. Tuttavia i partenopei possono dormire sogni tranquilli perchè i numeri dicono che la squadra ha 5 punti in più rispetto all’anno scorso, conseguenza di un gruppo che gioca a memoria da anni e che ha in Cavani-Hamsik-Pandev un tridente offensivo invidiabile. Quarto miglior attacco (14 gol) della Serie A, seconda miglior difesa con appena 5 gol subiti, uno in più della Juve. La banda di Mazzarri ha tutte le carte in regola per insidiare la vetta.
3° Lazio 18 punti – 6 vittorie e 2 sconfitte, la Lazio di Vladimir Petkovic è un rullo compressore in questa prima fase della stagione. 15 gol fatti, di cui 11 firmati dalla premiata ditta Klose-Hernanes, ed 8 gol subiti, un pò troppi per ambire allo scudetto. Detto questo Hernanes e compagni possono dire la loro per conquistare un posto in Champions sfuggito di un soffio nelle ultime due stagioni. Nelle 8 partite fino ad ora giocate, i laziali non sono pervenuti solo una volta, quando al San Paolo il Napoli ha stravinto 3-0. Il passo falso casalingo con il Genoa poteva essere evitato, ma ciò non toglie che la Lazio rappresenta una squadra molto equilibrata che ha in Klose e Hernanes due armi letali e da maneggiare con cura.
3° Inter 18 punti – L’Inter di Stramaccioni si sta facendo largo tra le grandi del campionato, 18 punti conquistati (valevano il primo posto l’anno scorso) frutto di 6 vittorie in 8 partite ma soprattutto di un rendimento esterno semplicemente perfetto: 4 trasferte vinte su 4, 8 gol fatti e 0 subiti. Rispetto alle prime 3 i nerazzurri hanno cambiato tanti giocatori ma soprattutto l’assetto tattico. Proprio qui sta però la forza del gruppo di Stramaccioni, gruppo che non ha ancora trovato la massima espressione del suo potenziale. La svolta non è stata il passaggio alla difesa 3 ma il modo di difendere di tutta la squadra. Molti l’hanno definita provinciale, ma in tale parola non possono essere racchiusi solo significati negativi. La grande forza attuale dell’Inter è il sapersi adattare all’avversario. A differenza delle prime 3, l’Inter non ha un modo di giocare predefinito ma gioca sull’avversario provando a sfruttare i punti deboli. Un altro dato fondamentale che riflette la solidità difensiva trovata dai nerazzurri sono i 6 gol subiti dall’Inter (l’anno scorso furono 14 nelle prime 8) arrivati tutti in casa e concentrati in sole 3 partite. In ben 5 occasioni l’Inter ha tenuto la porta inviolata, cosa riuscita alla Juve capolista 4 volte su 8 quest’anno. Il centrocampo è il punto debole dell’undici di Stramaccioni anche perchè è chiamato a reggere il reparto offensivo più forte del campionato con le presenze di Milito, Palacio e un Cassano mai così prolifico. I numeri dicono che l’Inter è presente, se per il titolo o per la zona Champions lo capiremo prossimamente.