I tanti tifosi bianconeri, sparsi in tutta Italia e nel mondo, speravano vivamente che la campagna acquisti dello scorso anno del dg Beppe Marotta e del suo fido Fabio Paratici condita da troppi giocatori mediocri ed alcune scommesse al limite dell’immaginazione collettiva, fosse condizionata dall’inesperienza del direttore sportivo a guidare un top club. Beh, se la Juventus adesso non è più un top club, lo deve in gran parte anche all’ex ds della Sampdoria che anche in questa sessione di calciomercato ha compiuto una strategia di acquisti e cessione veramente incomprensibile ed in alcuni tratti, denotata da segnali di assoluta incompetenza. Tre mesi per fare il mercato e quasi 80 milioni spesi, e la squadra di Corso Galileo Ferrari incomincerà la stagione con il reparto difensivo incompleto. Sembra impossibile ed invece Marotta non è riuscito nemmeno ad acquistare un tappabuchi all’ultimo minuto come fece l’anno scorso con Traorè e Rinaudo arrivando addirittura a poter acquistare Andreolli, giocatore che non trova spazio nemmeno nel Chievo e scarto dell’Inter da parecchi anni. Per invogliare la campagna abbonamenti, come se il tifoso medio juventino fosse stupido, il buon Marotta promise l’arrivo di due o tre Top Player. Adesso possiamo dirlo, di Top Player sotto la Mole nemmeno l’ombra ma come l’anno scorso, tanti ma tanti buon giocatori che alzano sicuramente il livello medio qualitativo della squadra (ci voleva poco!) ma che non avvicinano minimamente la squadra bianconera alle corazzate milanesi ed al Napoli, senza considerare le romane. Finisce il calciomercato ed Antonio Conte si ritrova con Krasic che non ascolta i dettami tattici dell’ex capitano bianconero, Ziegler, acquisto a parametro zero, messo fuori rosa per aver rifiutato il trasferimento al Tramzonspor e bocciato sin dal primo allenamento da Conte, un parco attaccanti che potrebbe far invidia all’Inter dei bei tempi in quanto ad inutilità, con tre giocatori (Amauri, Toni e Iaquinta) che probabilmente vedranno il campo con il lumicino. Si è cercato fino all’ultimo un difensore ed arriva un giovane portiere dell’under 21 croata, come se i vari Storari, Manninger e Branescu, giovane promessa rumena non fossero dei portieri ma semplici spettatori da accomodarsi in panchina ed in tribuna. Ma quello che preoccupa i tanti tifosi è la gestione umana di Beppe Marotta dei suoi giocatori, Amauri, fischiato sin dal primo allenamento non ha avuto nessun aiuto dalla società indispettendo il brasiliano che alla fine ha rifiutato il trasferimento all’Olympique Marsiglia, liberandosi a parametro zero l’anno prossimo, gli acquisti e le cessioni a centrocampo risultano, in alcune situazioni, folli: via Melo e Sissoko dentro Pazienza e Vidal, cambio di marcia? Sicuramente no e Marchisio, futuro capitano bianconero dove giocherà? Quasi 30 giocatori in rosa con il solo campionato da giocare e la Coppa Italia da onorare risultano essere un enormità. Come l’anno scorso, anche quest’anno toccherà all’allenatore cercare di sbrogliare la matassa Marottiana con scarse possibilità, sin da ora, di rividere la Juventus in Champions League il prossimo anno e con l’assenza preoccupante della proprietà bianconera oramai situazione abituale e consolidata nel tempo.