Dopo la drammatica sconfitta e conseguente eliminazione dall’Europa League, unico obiettivo rimasto in questa stagione fallimentare, la Juventus è stata contestata per l’ennesima volta da alcuni gruppi di ultrà che attendevano l’arrivo della squadra all’aeroporto di Caselle. I rappresentanti delle tifoserie hanno chiesto ed ottenuto un incontro con il vice direttore generale Roberto Bettega e il capitano Alessandro Del Piero, colloquio che è durato circa un quarto d’ora per chiedere spiegazioni non solo dell’umiliante sconfitta in terra inglese ma soprattutto per i comportamenti di Felipe Melo e Zebina che non sono piaciuti per niente alla tifoseria.
In particolar modo il centrocampista è da un pò di tempo che viene beccato dal pubblico di fede bianconera, anche ieri il brasiliano non ha gradito ed ha risposto per le rime. Inoltre non capisce, come lui stesso ha spiegato, questo accanimento contro di lui:
“Io ho corso, ho dato tutto: che vogliono da me i tifosi, stavolta? La mia parte la farò, mi pagano e difenderò la maglia della Juventus. So che è il momento di stare zitti, ma dopo aver corso tanto contro il Fulham nessuno può parlare di me. E ai tifosi dico: prendete esempio dai fan del Fulham. Erano in svantaggio, ma hanno sostenuto la squadra, volendo fortemente la rimonta e insieme hanno vinto. Nella gara contro la Sampdoria avremmo bisogno di loro, di essere tutti dalla stessa parte: se saremo coordinati, squadra e tifosi, possiamo riprenderci e ottener la qualificazione in Champions. Se ci resteranno lontani, sarà tutto più difficile. Io ero arrivato per vincere scudetto ed essere protagonista in Champions, ora ci resta il quarto posto, ma la mia parte la farò“.
Il difensore francese, mentre usciva dal campo per aver rimediato il cartellino rosso, non le ha mandate a dire rendendosi protagonista di un gestaccio verso il settore occupato dai tifosi juventini. Zebina poi si è scusato, in parte, per il gesto ribadendo che era rivolto a quei “teppisti che hanno seguito la squadra a Londra solo per insultarmi“.
In fin dei conti quel che rimane è che la sconfitta di Londra sarà ricordata come una disfatta totale, un incubo che rimarrà stampato per sempre nella mente dei tifosi e che ha macchiato, in modo indelebile, la storia gloriosa della Juventus.