L’impianto costerà complessivamente 155 milioni di euro
Il nuovo stadio sorgerà sul vecchio “Delle Alpi” e potrà contenere oltre 40 mila spettatori rispettando gli standard massimi di sicurezza; il costo si aggira sui 155 milioni di euro di cui 50 verrano versati dal credito sportivo con un prestito della durata di 12 anni. La quota restante verrà coperta dai futuri incassi calcolati dalla Sportfive, e dalla cessione alla cooperativa Nordiconad delle aree commerciali. La nuova casa della Juventus avrà un design curato nei minimi dettagli e ricorderà molto gli stadi inglesi, costruiti a ridosso del terreno di gioco per consentire ai tifosi di essere quasi a contatto con i calciatori.
“A maggio termineranno i lavori di demolizione, a giugno inizieranno a costruire e nel 2011 giocheremo nel nuovo stadio che non farà altro che rafforzare il concetto di sostenibilità della nostra squadra”.
Così l’amministratore delegato del club bianconero Jean Claude Blanc ha presentato a Roma il progetto del nuovo impianto. “Con le ultime modifiche avvicineremo ancora di più il pubblico al campo: la prima fila si troverà a 8 metri, contro i 27 attuali. Ora i 27 metri rappresenteranno invece la distanza massima per l’ultimo spettatore”. “Il nostro obiettivo – ha poi proseguito – è quello di triplicare i ricavi dei biglietti e avvicinarci così agli standard europei. Si parla tanto del modello inglese ma io preferisco quello tedesco, che in pochi anni è riuscito a ristrutturare i propri impianti. Le società poi sono tutte a posto con i bilanci e c’é un più basso indebitamento rispetto all’Inghilterra oltre che una minore dipendenza dai diritti televisivi”.
Il nome del nuovo Delle Alpi, sarà deciso da uno sponsor che legherà la sua immagine allo stadio: “La Juve ha venduto per i prossimi 12 anni i diritti alla Sportfive – ha chiarito Blanc -, quindi saranno loro a cercare il partner adeguato per sostenere questo investimento”. Tra i più felici per l’accordo raggiunto col Credito Sportivo, il presidente della Juventus, Cobolli Gigli: “E’ una grande soddisfazione essere i primi, però mi auguro che nei prossimi quattro anni le 20 società di Serie A e gran parte di quelle di B possano avere il proprio stadio di proprietà”.
Per la Juventus è l’inizio di una nuova era nel momento, forse, più difficile del calcio italiano.