La notte della festa della Juventus per il terzo scudetto consecutivo conquistato dai bianconeri a suon di record è stata parzialmente guastata dalle parole rilasciate dal tecnico Antonio Conte sulla sua possibile permanenza sulla panchina della Juventus anche nella prossima stagione.
Ci confronteremo con Andrea, con il direttore, valuteremo questi 3 anni, lo abbiamo fatto anche l’anno scorso, ora c’è un anno in più che è stato molto dispendioso per me e per i miei calciatori.
Faremo delle valutazioni necessarie per il bene della Juventus, in maniera molto serena. Adesso godiamoci questa gioia, che è una gioia incredibile. Ieri io ho pianto di gioia, non mi vergogno a dirlo, perché so quello che abbiamo fatto per vincere quest’anno.
Questo quindi quanto detto da Conte in risposta ad una domanda sul suo futuro nella conferenza stampa al termine di Juventus-Atalanta, parole che lasciano un po’ di amaro in bocca e diversi dubbi ai tifosi juventini.
Difficile se non impossibile migliorare, lo dico a cuore aperto, in un mondo che non perdona niente, perché comunque sembra tutto dovuto. Abbiamo un handicap importante che si chiama storia della Juventus, lo avevamo in Italia e adesso lo passiamo alla Juventus che verrà, perché quello che abbiamo fatto noi, per tre anni in Italia, è qualcosa di storico e di straordinario.
In Europa c’è un handicap importante perché c’è la storia, che pesa come un macigno, però oggi quella storia non può essere supportata. A me dispiace dire le cose come stanno, le aspettative sono di vincere la Champions, sinceramente non mi sento di prometter niente.
Un Conte rassegnato e sul piede di partenza o un Conte che lancia segnali alla società per chiedere quei rinforzi tali a rendere la Juventus competitiva e vincente anche oltre ai confini nazionali? Proviamo ad analizzare le due ipotesi.
La stanchezza psicologica dopo un triplo scudetto e la ricerca di nuove motivazioni e nuove sfide, calcolando la ancora più difficile impresa di ottenere il quarto titolo in Italia e un qualche successo europeo nell’immediato con la Juventus, potrebbero spingere Conte a guardarsi intorno e buttando un occhio in Premier League c’è quella panchina vacante di un Manchester United da ricostruire nel post Moyes che potrebbe far gola al tecnico salentino.
Valutando la seconda ipotesi, quella di Conte ieri potrebbe essere una richiesta, nemmeno tanto mascherata, di maggiori sforzi ed investimenti da parte della società. Conte sa benissimo che al momento la Juventus, nonostante un quarto di finale di Champions ed una semifinale di Europa League nelle due sue campagne europee, è ancora distante dai Top Club quali Real, Barcellona, Bayern Monaco, e soltanto una serie di acquisti mirati per rinforzare la rosa potrebbe permettere di limare le distanze garantendo al tecnico di puntare verso quegli obiettivi sognati dai tifosi.
Il rapporto tra Juventus ed Antonio Conte pare quindi essere giunto dinanzi ad un bivio, i prossimi giorni e gli incontri con Agnelli e Marotta saranno decisivi per capire se sarà divorzio oppure se anche per la prossima stagione il tecnico rinnoverà la promessa di matrimonio fatta 3 stagioni fa alla Vecchia Signora.