C’è chi storcerà il naso, c’è chi invece si godrà il momento e accoglierà i nuovi arrivati come figliocci del nuovo Messia bianconero, Antonio Conte. A quanto pare, giustamente al momento, il tecnico salentino gode di un ampio credito da parte di tutta la tifoseria juventina ed ogni sua mossa, ogni sua parola è ormai oro colato. Approfondendo accuratamente gli arrivi in casa bianconera si nota molto la mano dell’ex capitano, ora condottiero, ma andiamo per ordine.
Il voto più alto da concedere a Beppe Marotta riguarda più che il mercato in entrata, quello in uscita, il dg della Juve è riuscito, infatti, a liberarsi di tutti quei giocatori finiti fuori dal progetto e quindi considerati non più adatti. Sistemato l’attacco con l’arrivo di Borriello, operazione low cost, e con il successivo addio del dissidente Amauri, finito ai nemici-amici viola, e di Toni andato a Dubai, e Iaquinta, partito alla volta di Cesena, i reparti più da puntellare erano il centrocampo e la difesa, anche per avere dei degni ricambi che potessero far rifiatare i titolarissimi.
Il vero affare è stato il ritorno di Caceres alla Juve preferito a Guarin (accasatosi all’Inter), giocatore duttile in grado di ricoprire tutti i ruoli difensivi e quindi di essere una valida alternativa ad ogni giocatore del reparto al momento più solido della serie A.
Reparto che si è privato del giovane Sorensen mandato a farsi le ossa a Bologna e del mai sbocciato Motta spedito sotto l’Etna a ritrovar se stesso.
E’ forse il centrocampo il reparto che convince meno i tifosi della Juve, partito in prestito Pazienza, finito ad Udine e già in gol nella giornata di ieri, è arrivato Padoin giocatore molto importante nell’economia dei bergamaschi ma chissà se lo sarà altrettanto in quella dei bianconeri, c’è da scommettere che si metterà subito al servizio della causa e che sia stato proprio Conte a volerlo alla sua corte, dopo che a lungo si era inseguito Nainggolan, ma che Cellino non ha voluto cedere almeno fino a giugno. La sorpresa, se così si può definire potrà arrivare da un impiego più consistente del giovane Marrone, mostratosi in più occasioni (vedi Bergamo) all’altezza della situazione e che gode della fiducia del Vate bianconero. Tanta carne al fuoco, tante congetture, ma bisognerà attendere il riscontro dell’unico vero giudice inconfutabile, il campo, per avere le risposte che i molti addetti ai lavori si pongono.