Juju Noda, la stella giapponese che sogna la F1

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Juju Noda | © Photo by Endo

Una stella sempre più brillante è nata nel Sol Levante ed è pronta a splendere sui circuiti della Formula Uno, a vederla potrebbe sembrare una normale ragazza giapponese che magari va al club scolastico dopo la scuola, che parla con le amiche, che ama i suoi animali e gestisce i suoi social quando però mette il casco e chiude la visiera diventa una vero e proprio asso tutta grinta e velocità, pronta a tirare staccate al limite e realizzare sorpassi straordinari, stiamo parlando di Juju Noda.

Juju Noda | © Photo by Endo

Un vero e proprio giovanissimo asso che è cresciuta in mezzo ai motori e che già da piccolissima ha mostrato enormi qualità nella guida.

Nata a Tokyo il 2 febbraio 2006 e trasferitasi poi nella prefettura di Okayama, figlia d’arte, il padre Hideki ha corso in varie categorie giungendo anche a disputare 3 gare in Formula Uno nel 1994 con la Larrousse, Juju Noda ha iniziato a mostrare il suo talento già da bambina.

Juju Noda ed il padre Hideki Noda | © Photo by Endo

Dopo aver vinto innumerevoli titoli con i Kart, all’età di nove anni Juju ha iniziato a correre con le monoposto ed ha subito stabilito un record della categoria F4 sul Circuito Internazionale di Okayama, battendo il precedente primato di quasi un secondo.

A 12 anni Juju Noda ha conquistato tutte le gare della F3 nella categoria dedicata agli U17.

Nel 2020 è finalmente arrivato il momento di venire a correre in Europa, Juju si è iscritta al campionato F4 danese, molto ridotto a causa della pandemia, nei tre eventi di gara ha sempre conquistato la Pole Position ed ha anche conquistato la vittoria nella sua gara d’esordio.

Il 2021 ha visto ancora Juju correre nella F4 danese, non sono arrivati successi anche a causa di sfortunati eventi, velocità e sorpassi però non sono mancati e siamo certi che nel futuro la vedremo spesso festeggiare sul gradino più alto del podio.

Conosciamo meglio Juju Noda, cercando di capire come mai ama il Motorsport, quali sono i suoi sogni e le sue ambizioni future.

Juju Noda | © Photo by Endo

Ciao Juju, piacere di conoscerti, presentati ai nostri lettori, ti va di raccontarci come ti sei avvicinata al mondo delle corse?

Sono una ragazza giapponese di 15 anni.
Ho iniziato a correre quando avevo 3 anni, perché mio padre era un ex pilota di F1. Mi piace correre e guido veloce.
Sono venuta in Europa e ho corso in F4 in Danimarca. A causa della mia età non mi era permesso correre in altri paesi. E’ logico venire a correre in Europa se pensi di essere competitivo e cerchi di diventare un pilota di F1.

Come ti prepari per il weekend di gara? Quanto è importante l’allenamento fisico prima di una gara?

Non è niente di speciale. Le corse fanno parte della mia vita, quindi mi diverto come al solito.
Devi farlo anche come parte della tua vita. Sento che è meglio rilassarsi prima della gara piuttosto che lavorare sull’allenamento fisico.

Come riesci a conciliare gli impegni scolastici con la vita da pilota?

Non è possibile combinarli. Se credi in te stesso dovresti concentrarti su tutto ciò in cui credi.

Hai dimostrato di essere un pilota con grande velocità e talento, quali pensi siano i tuoi punti di forza, dove pensi di dover migliorare?

Faccio del mio meglio e non mi arrendo mai finché non lo raggiungo.
Ho bisogno di migliorare la conoscenza della lingua e la mia conoscenza in ciò che riguarda l’ingegneria.

Qual è il tuo sogno? Quali sono le tue ambizioni future?

Sarebbe bello vedermi in F1. E costruire un rifugio per animali.

Hai un idolo tra i piloti attuali o addirittura del passato?

No, semplicemente mi piace correre e guidare veloce.

C’è un circuito su cui ti piacerebbe correre?

Uno dei circuiti molto veloci della F1.

Juju Noda | © Photo by Endo

Veniamo all’attualità, la stagione in Danimarca si è appena conclusa e non è stata molto fortunata per te, anche se in molte gare hai dimostrato le tue ottime qualità di guida, qual è la tua opinione sul tuo 2021 nella F4 danese?

È stata una stagione davvero dura.
Abbiamo perso molte gare e vittorie per i problemi che abbiamo dovuto affrontare.
Non dovrebbe succedere così, ma a volte purtroppo accade.
Questa è la vita reale. Avevo velocità ma avrei avuto bisogno di un po’ più di fortuna.

In Formula Uno ci sono state pochissime donne, cosa diresti ad una ragazza che, come te, ama la guida e la velocità ma che forse si sente scoraggiata da questa situazione?

Così è. Se non ci provi non cambierai mai niente. Sta a te creare la tua vita. Credi in te stessa e non mollare mai.

Vogliamo ringraziarti per la tua gentilezza in questa intervista, vuoi salutare i nostri lettori e tutti gli appassionati del Motorsport italiano?

Sarebbe bello un giorno venire in Italia per correre o anche guidare per una squadra italiana, se mai accadrà, mi piacerebbe incontrare i fan italiani.
Grazie per aver letto questa intervista fino alla fine.

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