Diciotto anni e ottocentotre presenze con la maglia neroazzurra sembrano non bastare a Javier Zanetti, anzi forse a non voler lasciare andare altrove il fedelissimo difensore argentino è proprio Massimo Moratti: in questi giorni circola infatti la voce che il capitano dell’Inter, una volta finita la propria carriera calcistica, potrebbe togliersi la divisa da giocatore per indossare giacca e cravatta e ricoprire il ruolo di dirigente, ma non uno qualsiasi. Per l’ormai milanese calciatore, Moratti arebbe infatti riservato la poltrona da vice presidente: una notizia che ha stupito fino ad un certo punto in quanto la stima reciproca tra i due è da sempre nota a tutti.
Una scelta che non è stata di certo fatta a casa: il tanto amato giocatore dell’Inter è infatti rimasto fedele alla squadra dal 1995 quando, dal Banfield, decise di trasferirsi a Milano per dare vita ad una lunghissima carriera fatta di tante vittorie. Divenuto capitano del club neroazzurro nel 1999, è tutt’ora lo straniero con più presenze in Serie A e soprattutto negli anni si è guadagnato il titolo di giocatore più vincente della storia dell’Inter conquistando ben sedici trofei.
Sicuramente tutti questi risultati hanno agevolato la decisione presa da Massimo Moratti il quale non ha ancora rilasciato dichiarazioni precise sull’argomento. Il presidente del club neroazzurro, parlando anche di Luis Figo e Ivano Cordoba, inseriti nella dirigenza dell’Inter proprio appena finita la loro carriera, ha infatti spiegato:
“Noi qui abbiamo la fortuna di avere dei giocatori che oltre ad essere bravi sul campo sono intelligenti e soprattutto sono ragazzi perbene. Uomini e sportivi che guardano al futuro dell’Inter come qualcosa che è la loro storia, il loro futuro e al quale vogliono partecipare”.
Parole chiare quelle del presidente Moratti che non ha mai nascosto la sua volontà di tenere a Milano a vita il difensore argentino: molto probabilmente però quella poltrona dovrà aspettare ancora un po’ di tempo prima di essere occupata in quanto Javier Zanetti sembra non essere ancora intenzionato a lasciare il campo.