La nazionale azzurra guidata da Mauro Berruto reagisce nei migliori dei modi alla sconfitta patita contro Cuba nella giornata di ieri, superando i campioni d’Europa della Serbia tra mille sofferenze per tre set a uno.
Orgoglio, tecnica e convinzione massima dei propri mezzi sono gli ingredienti magici per una vittoria italiana sui campioni d’Europa serbi.
La nazionale serba non è quella che ha vinto gli ultimi campionati europei proprio contro gli azzurri a Vienna, molta gioventù in campo mentre il sestetto azzurro è quello classico dell’ultime uscite in questa World Cup con Fei–Mastrangelo, Savani–Zaytsev, Lasko–Travica e Giovi libero. L’inizio del match è molto equilibrato con Lasko che consente all’Italia di realizzare il primo allungo del match sul 13-10. Kovacevic spara fuori molte schiacciate mentre Lasko ha una precisione chirurgica che porta l’Italia alla conquista del primo set per 25-20. Il duo serbo più pericoloso composto da Kovacevic e Atanasijevic sparano a salve anche nel secondo set mentre gli azzurri non lasciano cadere un pallone a terra ed in attacco sono devastanti con Savani e Lasko mattatori del set che viene chiuso con il punteggio di 25-18, grazie al solito ace di Travica.
L’Italia inizia il terzo parziale un po’ sotto tono consentendo ai serbi di andare avanti 10-6. In questo set si invertono le parti dei primi due parziali, Kovacevic è infallibile mentre Lasko e Savani vengono ripetutamente fermati a muro. Savani viene ancora murato sul 16-20 Serbia ma il capitano azzurro si riscatta trascinando l’Italia con quattro punti consecutivi che riaprono un set praticamente già perso. Lasko porta l’Italia in parità sul 21 pari, il set si gioca punto a punto è una battaglia che purtroppo vede vincitrice la Serbia per 25-22. Il quarto set è di un’importanza vitale per gli azzurri che devono necessariamente evitare il Tie break per poter ancora sperare per l’olimpiade londinese.
In un quarto set vitale per l’Italia, Atanasijevic, praticamente da solo mantiene a galla la Serbia che al primo time out tecnico è avanti 8-7, l’Italia non riesce a trasformare la pressione in energia positiva ma la Serbia commette qualche errore di troppo che consente agli azzurri di rientrare con la testa nel match. Lasko è sontuoso mette a terra tutti i palloni consegnati da Travica, si va avanti 23-18 con il set che sembra chiuso, sembra perché prima Travica e poi Parodi commettono due errori banali che però rimandano solamente la vittoria del set e del match grazie, ancora una volta, ad una schiacciata di Lasko, vero trascinatore azzurro con 25 punti finali.
Adesso, prima della trasferta conclusiva a Tokyo c’e’ l’Argentina, una squadra molto giovane ma pericolosissima con gli azzurri che non devono assolutamente compiere passi falsi, altrimenti a Londra non si và.