Quando ieri ho letto il tabellino di Milan-Verona e ho trovato in attacco al fianco di Comi il nome di Inzaghi ho pensato in un primo momento ad un caso di omonimia, poi però la notizia si è divulgata e ho avuto la certezze che quell’Inzaghi era SuperPippo. Ma che ci fa Inzaghi Milan Primavera? Le risposte potrebbero esser molteplici ma la prima, quella principale, è che pur a 38 anni suonati l’attaccante di mille gioie rossonere non riesce proprio a vedersi lontano dal rettangolo verde.
L’infortunio è ormai un lontano ricordo e per dimostrarlo ad Allegri, Inzaghi oltre a lavorare benissimo in allenamento ha deciso di utilizzare la squadra di Dolcetti per metter minuti nelle gambe, quei 90 minuti che oramai mancano da troppo tempo. I continui infortuni di Pato e quello di Cassano pare abbiano convinto i rossoneri ad agire sul mercato dimenticando forse ancora una volta il possibile apporto che super Pippo potrebbe dare alla causa rossonera.
Ad Inzaghi pare siano cadute addosso tantissime richieste già per il mercato di gennaio ma la sua grande voglia è quella di sentirsi ancora importante e giocare con la maglia del Milan. Nessuna polemica da parte di Inzaghi ma la volontà di capire se è ancora utile al progetto rossonero
“Il mio sogno è finire qui la mia carriera e i presupposti ci sono tutti, ma bisogna vedere se c’è ancora bisogno di me. Voglio continuare finché mi sento importante. Non vorrei mi facessero smettere gli altri, voglio prenderla io questa decisione. Poi vedremo cosa succede nei prossimi due mesi perché voglio tornare a sentirmi protagonista. Devo far vedere di essere tornato l’Inzaghi di prima, poi vedremo cosa succede da qui a gennaio. Sono legato a questa maglia e a questo stadio, mi hanno dato tutto. Il mio sogno è quello di finire con il Milan, ma bisognerà vedere se ci sarà bisogna di me”.
Inzaghi come Del Piero sta vivendo un periodo in chiaro scuro anche se a differenza della Juventus la società rossonera non si è mai sbilanciata considerando il giocatore importante e lasciando le scelte tecniche all’allenatore.