37 primavere alle spalle, titoli a iosa e bottino da palmares ma Pippo Inzaghi non vuol pensare di se al passato, da ex giocatore per interderci, lui si sente vivo e vive per il gol e con la straordinaria doppietta di ieri ha frantumato gli ultimi record della sua entusiasmante carriera.
Pippo è adrenalina pura e San Siro lo conosce bene tanto da acclamarlo in ogni partita di Champions come uomo della scossa e la scintilla impazzita ha messo in crisi il monologo perfetto recitato fino al momento dal Real Madrid segnando una doppietta che lo proietta a quota settanta nella classifica dei bomber più prolifici d’Europa superando Muller e Raul che solo quindici giorni fa aveva osato sfidarlo.
Ma per entrare nella leggenda bisogna confrontarsi e migliorsi con essa e per questo che il 125 gol con la maglia rossonera è una tappa fondamendale perchè gli permette di sorpassare Marco Van Basten, il miglior attaccante rossonero di sempre.
Le sfide di Pippo non sono finite, per questo Allegri farebbe bene a fidarsi dell’istinto del suo bomber incoronato anche da un egocentrico come Ibra “Pippo deve giocare di più, spero che Allegri lo impieghi con più frequenza. La voglia che ha a 37 anni è incredibile. Io non credo che sarò come lui a 37 anni, anzi è impossibile che io possa arrivare al suo livello”