Inter, Ranieri verso l’esonero. Pronto Stramaccioni

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Andrea Stramaccioni © Christopher Lee Getty Images Sport

L’ Inter che non perdeva da addirittura quattro turni, torna ad assaggiare l’amaro boccone della sconfitta proprio contro gli eterni rivali bianconeri della Juventus. Ranieri ci ha provato, ha schierato una formazione che per 60 minuti ha retto contro una Juve più tonica più scattante e con molta più corsa sulle corsie esterne,  prima di ripetere lo stesso copione delle ultime partite nerazzurre: disattenzione mostruosa difensiva e tutto quando di buono fatto si squaglia come neve fresca al sole. Forse si è vista nel primo tempo, la miglior Inter della stagione. La luce nerazzurra splendeva prima del gol di Caceres, a cui poi è seguito il buio totale a testimoniare come quella scintilla di cui parlava Massimo Moratti si sia spenta da tempo, e per riaccenderla servirebbe qualcosa in più delle semplici motivazioni dovute all’importanza di un big match come quello di ieri. Bye bye terzo posto e sogno Champions League, ora si può e si deve riprogrammare nell’immediato il futuro di una squadra che dovrà ripartire da zero.

OBI E POLI – Ranieri sempre indicato come non colpevole delle disfatte e delle cadute nerazzurre, non rimane esente da colpe nella sconfitta di ieri sera. Analizzando la partita, rimane inspiegabile la sostituzione di Obi, risultato essere il migliore in campo dei suoi e di Andrea Poli, che arginava e spegneva la luce del fulcro del gioco bianconero, ovvero Andrea Pirlo. Usciti loro due l’ Inter è praticamente rimasta vulnerabile e scoperta sotto ogni punto di vista. Puntare nuovamente su un Forlan apparso più che demotivato e assolutamente spento in attacco evidenzia il poco coraggio del tecnico romano, che preferisce affidarsi allo zoccolo duro della rosa, composta dai senatori, quasi per cercare di rimanere aggrappato alla sua panchina più che ‘rischiare’ di lanciare qualche giovane in grado di dare freschezza e mobilità a una squadra davvero a corto di ossigeno.

Andrea Stramaccioni © Christopher Lee Getty Images Sport

STRAMACCIONI- Serpeggia nell’aria il dubbio sulla permanenza di Claudio Ranieri alla guida dell’Inter. Un segnale chiaro è stato lanciato ieri dallo stesso presidente Massimo Moratti, che ha preferito volare a Londra per gustarsi di persona il trionfo della sua primavera nella Next Gen Series, ad opera di un brillantissimo tecnico come Andrea Stramaccioni, mentre a Torino in tribuna era presente Angelomario il figlio del presidente. A questo punto fuori dalla Champions, senza nemmeno la possibilità di raggiungere il terzo posto, e senza aver dimostrato in serata di possedere quella scintilla in grado di far ripartire i nerazzurri, il posto di Ranieri più che saldo sarebbe definibile come traballante. L’immagine del forte abbraccio tra il presidente nerazzurro e il tecnico dei golden boys Stramaccioni, parla in maniera eloquente da sola. Considerando come questo finale di stagione non avrà grandi emozioni da regalare ai tifosi e che dopo sette anni l’Inter chiuderà la stagione con il proprio slogan da ‘Zeru tituli’, forse è proprio ora il momento migliore per dare un’enorme opportunità a Stramaccioni, permettendogli perché no di far assaporare il calcio dei big a quei giovani talenti che stanno maturando nel migliore dei modi nella cantera nerazzurra.

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