L’Inter Primavera è Campione d’Italia dopo l’ultimo successo datato 2006-2007. Per la società nerazzurra si tratta del settimo trionfo nel Campionato Primavera. Nella finalissima i ragazzi di Daniele Bernazzani hanno superato senza troppe difficoltà la Lazio, autentica rivelazione di quest’anno. Il 3-2 con cui Longo e compagni hanno battuto i pari età biancocelesti non racconta la reale supremazia interista durante tutti 90′ minuti di gioco. Nonostante ciò la Lazio è stata brava e fortunata a rimanere sempre in partita, fino al 90′, quando il gol di Onazi ha riacceso le speranze della Lazio a pochi secondi dal termine. NextGen Series e Campionato Primavera, la stagione perfetta dell’Inter, con Stramaccioni prima e Bernazzani poi.
LA FINALE – A Gubbio i favori del pronostico erano tutti per i nerazzurri, i quali sono stati bravi a non deludere le aspettative. Per la finale il tecnico della Lazio Bollini cambia modulo, schierando il 4-3-1-2 con Barreto dietro alla coppia d’attacco Emmanuel-Rozzi, modulo speculare a quello messo in campo dal collega Bernazzani, con Bessa alle spalle di Samuele Longo e del rientrante Livaja (fattosi espellere ingenuamente nei quarti di finale contro il Palermo). E’ proprio il croato classe ’93 a firmare il gol del vantaggio al terzo minuto di gioco, sfruttando una clamorosa ingenuità della difesa laziale, con la coppia Sgabra-Berardi da denuncia. Chi si aspettava una pronta reazione biancoceleste rimane deluso, e per la prima mezzora l’Inter è in pieno controllo del match. Da qui in avanti la squadra di Bollini inizia a carburare. Nel giro di pochi minuti Rozzi prima, e Barreto poi, impensieriscono il portiere nerazzurro Sala. A trovare il pareggio al 48′ del primo tempo è l’attaccante uruguaiano, bravo a insaccare di testa un cross dalla sinistra di Rozzi. Gara riaperta.
La ripresa si apre sotto il segno dell’Inter. Trascorrono meno di 120 secondi ed è il trequartista Garritano a ribadire in rete il pallone che poco prima aveva centrato l’incrocio dei pali con Livaja. La Lazio è incapace di reagire, e venti minuti più tardi ci pensa Samuele Longo a chiudere definitivamente il match con il gol del 3-1 che spegne qualsiasi velleità di rimonta degli avversari. Quando ormai sono scattati i titoli di coda, i capitolini trovano il modo di riaprire la gara. Il merito è del centrocampista Onazi che inventa una conclusione capace di sorprendere l’estremo difensore interista. Nei cinque minuti di recupero però non succede più nulla, con l’Inter che non perde la testa e va a vincere un tricolore insperato fino alla settimana scorsa.
CAPOCANNONIERE – L’assoluto protagonista delle Final Eight è lui, Samuele Longo. Le doti atletiche e realizzative, oltre che a tanta determinazione, fanno di lui un vero talento. La sua tripletta in semifinale nel derby contro il Milan, con i rossoneri avanti 3-2 all’inizio del secondo e ultimo tempo supplementare, ha consentito all’Inter di approdare alla finalissima di ieri sera, sulla quale l’ariete nerazzurro ha saputo apporre la personalissima firma con la rete del 3-1, che di fatto ha consegnato il tricolore alla società nerazzurra. Quattro reti che lo rendono l’attaccante più prolifico nella Fase Finale. Alla luce della fantastica stagione di cui si è reso protagonista, fatichiamo a vederlo usato come merce di scambio per arrivare ad un ex gioiello della Primavera interista. Ma tant’è, siamo in Italia dopotutto.
FINALE PRIMAVERA LAZIO INTER 2-3, VIDEO
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