La notizia era già nell’aria negli ultimi giorni. Dopo il no di Bielsa (per motivazioni personali), e i rifiuti in ordine di Capello, Villas Boas e Mihaijlovic, l’ultima scelta plausibile che rimanesse in piedi per il toto allenatori Inter era proprio l’ex tecnico del Genoa Gian Piero Gasperini. Forse anche per questo motivo, essendo stato l’ultima scelta e forse anche l’unica disponibile che sul nuovo tecnico nerazzurro aleggiano i primi dubbi. Senza voler togliere niente al ‘Gasperson’ questa sarà l’occasione della vita, ma sarà anche una delle esperienze più difficili della sua storia. Il pubblico nerazzurro è tra i più esigenti, e il bel calcio senza i risultati non saranno certamente apprezzati. Mancheranno ancora una volta le doti comunicative e la capacità di saper guidare la stampa a proprio piacimento come solo lo Special One sapeva fare. Ma non mancherà il calcio d’attacco, essendo il Gasp uno degli allenatori più offensivi che offrisse il mercato. Il suo palmares parla chiaro: tanta gavetta, e tanto lavoro per conquistarsi i meriti sportivi e le sue panchine. Quasi il contrario di quel Roberto Mancini che da predestinato si accomodò in casa Inter e fu in grado di riportare il tricolore in nerazzurro. Gasperini tralasciando la carriera da calciatore dove vinse un campionato di Serie B con il Pescara, da tecnico ha guidato la Primavera bianconera della Juventus nel 1994 (fino al 2003) vincendo il Torneo di Viareggio, per poi accomodarsi sulla panchina del Crotone e ottenere nel 2004 la promozione in Serie B. Altri due anni al Crotone e poi arriva la chiamata del Genoa nel 2006, riportando i rossoblu in Serie A, e diventando un idolo della tifoseria. Nel 2008 riesce a raggiungere addirittura il quinto posto in classifica portando i Grifoni in Europa League. Ma quali sono i dubbi maggiori legati alla sua scelta? PRO- Ovviamente il primo fattore positivo che salta all’occhio è l’ingaggio percepito. Si parla di 1,5 milioni di euro all’anno, cifra che fa certamente bene al bilancio nerazzurro rispetto alle cifre astronomiche delle precedenti gestioni. Basti pensare all’ingaggio faraonico di Josè Mourinho. Altro punto a favore del Gasp sarà l’innegabile feeling con la truppa ex Genoa, tra cui Thiago Motta, Ranocchia, Kharja e Milito. Proprio il Principe dopo l’annus horribilis con il suo ex tecnico avrà un occasione in più di riscatto. Punto a favore anche per lo spettacolo offerto dal modulo spregiudicato utilizzato dal nuovo tecnico, che prevede sempre e comunque l’utilizzo di 3 punte. CONTRO- Si potrebbe fare il discorso speculare al modulo offensivo. Solo il ricordo del calcio spregiudicato proposto da Leonardo fa venire i brividi, ripensando al disastro europeo con lo Schalke e alla batosta del derby. Come ha dimostrato Allegri e il suo Milan i campionati si vincono con la miglior difesa, e forse un tecnico che rimettesse la giusta guida alla difesa nerazzurra sarebbe stato più gradito. Il modulo preferito dal Gasp è il 3-4-3, che vedrebbe un reparto arretrato davvero troppo vulnerabile se non supportato dalla grande corsa del centrocampo. Linea di mediana a 4 con giocatori a cui verrebbe chiesto tanto sacrifico e tanto movimento per accorciare la squadra e aiutare sia la difesa che l’attacco. Proprio l’età anagrafica del centrocampo nerazzurro nella passata stagione sommata agli infortuni hanno dimostrato come in mezzo al campo ci sia bisogno di forze fresche per attuare questo modulo. Anche in attacco sorgono seri dubbi nell’utilizzo delle 3 punte, con un giocatore centrale (Milito?) e due esterni di corsa(??). Eto’o dopo una stagione da 37 gol non vorrà assolutamente tornare a fare il terzino sinistro e aiutare per tutta l’annata la squadra sacrificandosi sulla fascia. Pandev non è l’uomo adatto per l’altra fascia,e Pazzini dove lo mettiamo? Gasperini avrà una bella gatta da pelare e in poco tempo. L’aiuto maggiore gli arriverà dal mercato, ma i nomi che circolano in rete e sulle prime pagine di certo non fanno che alimentare l’insoddisfazione dei tifosi nerazzurri, abituati ai grandi colpi delpassato. L’arrivo di Palacio a Milano non farà urlare di gioia nessuno. Il periodo Moratti Austerity Bis continua….