Incubo Inter titolava stamattina la rosea. È crisi nera e i numeri parlano chiaro: nelle ultime cinque partite i nerazzurri (considerando anche la Coppa Italia) hanno di fatto perso 4 volte, raccogliendo l’unico punto con il rocambolesco pari del 4-4 contro il Palermo. La peculiarità è che proprio contro il Novara all’andata, con la sconfitta per 3-1 ci fu il capolinea del progetto Gasperini, e questa nuova sconfitta proprio contro l’ultima in classifica mette in seria discussione la permanenza di Ranieri sulla panchina nerazzurra.
Moratti aveva tuonato dopo il clamoroso ko contro la Roma, spiegando come la stagione fosse ancora lunga, e proiettarsi ora a giugno non potesse che rappresentare un concetto antiproduttivo. Il tecnico, con gli stessi giocatori, sono tutti, nessuno escluso, sotto esame in vista della possibile rifondazione di fine stagione. Ovviamente prima di parlare di rifondazione rimane l’incognita sulla prossima partecipazione alla Champions League, poiché il rullino di marcia di questa squadra è più simile a quella di una neopromossa e fallire l’approdo alla competizione europea vorrebbe dire ridisegnare completamente tutti i possibili piani di investimento futuri.
NOVARA DOCET – I tifosi nerazzurri vedranno nel Novara ormai la bestia nera più temibile, come lo stesso Valentino Rossi twittava nel corso del match scrivendo “ma i bianchi sono il Real Madrid non il Novara”. Puniti all’andata e affondati al ritorno, con la bellezza di 16 punti in classifica, il Novara si può permettere il ‘lusso’ di strapparne addirittura 6 solamente ai nerazzurri. Ranieri dovrà fare mea culpa e spiegare in qualche modo le continue rivoluzioni tattiche in corso di partita che di fatto ogni volta sconfessano le scelte iniziali: si parte con l’albero di natale a una sola punta e si finisce con tre punte, con un Forlan fuori ruolo, e fuori condizione a sostituire uno dei migliori in campo come Poli! Anche l’ingresso di Nagatomo ha evidenziato come sulla sinistra mancava quella spinta necessaria per la fase offensiva, considerando come l’assenza di Maicon aveva reso la fascia destra orfana delle sue classiche incursioni. L’enigma su Sneijder rimane quello più emblematico, con l’olandese che prima deve riuscire a parlare la lingua della squadra, e poi in assenza di uno come Thiago Motta e del 4-4-2 bloccato deve divenire il condottiero di questa Inter. L’ipotesi più plausibile è la partenza dell’olandese in estate con Ferguson pronto ad accoglierlo a braccia aperte.
DI CHI LE COLPE? – A questo punto cercare il colpevole diventa un tiro al bersaglio vero e proprio, con Ranieri primo imputato in bella vista. In realtà il tecnico romano a parte gli errori su evidenziati è forse come lo stesso Gasperini il personaggio da criticare di meno. Si stanno evidenziando a lungo termine infatti, le scelte sbagliate fatte da due anni a questa parte dopo l’addio di Mourinho, che praticamente era in grado di dirigere tutto l’ambiente con poteri ampissimi. L’addio del vate di Setubal ha di fatto rotto quegli equilibri che si erano creati nella società e nello stesso spogliatoio. Il presidente tifoso Moratti è tornato quello delle vecchie stagioni nerazzurre, capace di prendere moltissime scelte sbagliate e centrare raramente l’affare in chiusura di mercato. Prima con Benitez un mercato e una progettualità assente hanno costretto Leonardo a cavalcare le ali dell’entusiasmo prima della caduta nel derby e in coppa. Poi l’anno dopo un dejà vu con la scelta in extremis di uno come Gasperini, (dopo i mille rifiuti di altri tecnici eccellenti) e un mercato fatto di seconde scelte, con l’addio di Eto’o, hanno costretto Ranieri a vestire i panni di Mr. Wolf per guarire un’Inter malata, in attesa di un mercato che di fatto ha regalato un secondo affare Forlan, dove l’ultimo arrivato Guarin non potrà essere schierato in Champions.
Ora dopo aver nuovamente cavalcato l’ondata di entusiasmo frutto delle sette vittorie consecutive i nerazzurri sono di fatto crollati al suolo con le ultime pessime prestazioni, mostrando i limiti di una gestione che ha pensato a sistemare i conti del fair play finanziario senza scrupoli cedendo giocatori anche nell’ultima tranche di mercato, senza ascoltare la voce di chi la squadra la dirige.
Crisi Inter, di chi la colpa?
- Moratti (49%, 166 Voti)
- Giocatori (39%, 132 Voti)
- Ranieri (12%, 40 Voti)
Totale Votanti: 338
game over. è finita e secondo me la colpa è prima di tutto di moratti (mi dispiace presidente) perchè non si può avere uno come branca che compra i giocatori!
poi bisogna avere il coraggio di mettere fuori gente come maicon,lucio.zanetti,cambiasso,snaider,senza parlare di chivu e cordoba.
ringiovanire,programmare e soprattutto prendere un ALLENATORE!!!!!!!!………………….