Neanche il tempo di far arrivare Super Mario Balotelli a Milano, sponda rossonera, che i cugini piazzano il colpo immediato. Certo, probabilmente non possiamo paragonare il nuovo acquisto interista al bad boy in arrivo dal City, ma è comunque un buon innesto per la corta e vecchia rosa nerazzurra. Parliamo di Ezequiel Schelotto, esterno destro dell’Atalanta (ancora per poco), seguito a lungo dall’Inter e prossimo alla firma con il club di Moratti. Poi, sugli accordi raggiunti con la società bergamasca ne parleremo poco sotto, visto che c’è ancora qualcosa che non quadra nel nuovo progetto giovani lanciato dal patron interista ad inizio estate, con le cessioni di vari elementi giunti ormai all’apice della loro carriera e con la promessa di ricostruire la squadra partendo da qualche elemento dall’età verde.
Invece nella formazione interista, troviamo ancora qualche “vecchietto” di troppo. E tra questi escludiamo capitan Zanetti, che sembra non risentire dei suoi quasi 40 anni e continua a correre come un ragazzino agli esordi nel professionismo.
Operazione El Galgo – Tradotto come “il Levriero”, El Galgo (per chi non lo sapesse) è il soprannome di Schelotto che arriverà a Milano nella giornata odierna per mettere nero su bianco sul contratto che lo legherà all’Inter per le prossime quattro, cinque stagioni (non sono ancora chiari i termini contrattuali). Una trattativa nata sei mesi fa che sembrava arrivata su un punto di non ritorno, ma come accade spesso nel calcio, basta che i tifosi invochino la cessione di un giocatore (in questo caso la curva atalantina ha fatto capire di non gradire più l’argentino dopo che lo stesso esterno aveva dichiarato apertamente di voler andare all’Inter) per vedere accelerazioni improvvise nelle trattative. L’affare si è concluso con il pagamento da parte dei nerazzurri (di Milano) di 3.5 milioni di euro più metà cartellino del giovane Marko Livaja (valutato circa 2 milioni di euro). Ecco, quest’ultimo inserimento è inspiegabile. Non si doveva ripartire dai giovani? La conferma di Stramaccioni in panchina non era per poter ringiovanire la squadra attingendo a piene mani dal settore giovanile? A quanto pare no, e nonostante l’arrivo del 23enne italo-argentino dall’Atalanta, rimangono molti dubbi sulla cessione (seppur solo la metà) di una punta che nelle poche occasioni in cui è sceso in campo non ha demeritato (a parte qualche errore che è accettabile per un 19enne). Misteri di una programmazione che non c’è!
Arriva anche Kuz? – In casa Inter si pensa anche alla mediana, e dopo aver rinunciato al brasiliano Paulinho (e noi ci aggiungiamo, per fortuna) a causa delle richieste troppo esose del Corinthians, la dirigenza nerazzurra ha spostato il proprio mirino verso la Germania. In Bundesliga gioca una vecchia conoscenza del calcio italiano. Parliamo di Kuzmanovic, centrocampista serbo, attualmente in forza allo Stoccarda. Il giocatore è in scadenza contrattuale con il club tedesco ma potrebbe partire con sei mesi d’anticipo con un piccolo esborso economico (parliamo di circa 2 milioni di euro). L’ostacolo però è la forte concorrenza di Liverpool e Valencia che potrebbero offrire (soprattutto il club inglese), ingaggi nettamente più alti. L’ex viola sembra preferire il ritorno in Italia e le due parti dovranno trovare un accordo in poche ore (la chiusura del mercato invernale è ormai alle porte).
Il progetto Inter continua a latitare. La convinzione è che manchi una programmazione precisa e oculata, indispensabile in un momento di crisi economica generale come questo. E ciò lo si capisce dalla rinuncia al brasiliano Paulinho, giocatore che avrebbe dovuto (secondo lo staff nerazzurro) elevare il tasso tecnico della mediana nerazzurra ed invece ci si ritrova, nelle ultime ore di mercato, a dover trattare con un centrocampista serbo che è tutto tranne che un regista (ruolo che avrebbe ricoperto il brasiliano). Ci si aspetta il colpo a sorpresa, potrebbe essere Biglia?