Inter arbitro dello scudetto. Chi scegli tra Juve e Milan?

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Mauro Zarate © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/GettyImages

Sfumato definitivamente il sogno Champions League, con i tre minuti d’incubo contro il Parma che hanno frenato bruscamente la rincorsa al terzo posto in classifica, l’ Inter di Stramaccioni in questo finale di stagione passa dal ruolo di comparsa a quello di attore protagonista, decidendo proprio domenica nel derby le sorti dello scudetto 2012. La sfida con gli eterni rivali del Milan, avrebbe avuto un sapore diverso se i nerazzurri non avessero trovato un ottimo Parma sulla loro strada (capace di inanellare cinque vittorie di fila) considerando inoltre come gli evidenti errori difensivi, sia di Lucio sia di Samuel siano ormai un deja vu della stagione horribilis nerazzurra.

Stramaccioni non si arrende, anche se in cuor suo sa che l’obiettivo stagionale fissato nel terzo posto è di fatto sfumato, e l’Inter dovrà virare e centrare ‘almeno’ un posto in Europa League, sprona i suoi a onorare la maglia cercando di scendere in campo per dare il massimo e chiudere la stagione con onore.

Mauro Zarate © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/GettyImages

NIENTE COLPE – Moratti in merito alla sconfitta di ieri contro il Parma, non addossa particolari colpe al tecnico Stramaccioni, spiegando come ci sia in effetti stato un po’ di autolesionismo, rivedendo le immagini del match. L’obiettivo del terzo posto era alla portata, e soprattutto ad esclusione del Napoli, il discorso Champions era nelle mani dell’  Inter , che avrebbe dovuto affrontare la sfida contro il Parma con maggiore attenzione e concentrazione, soprattutto a livello di retroguardia. Oltre agli errori macroscopici difensivi, tra cui l’eccessiva superficialità di Lucio su Giovinco, e il pessimo posizionamento di entrambi i centrali sul lancio lungo per la Formica Atomica, rimane anche la sfortuna di una porta (quella del Parma) come stregata. Prima Pazzini da due passi che spara alto dimostrando il pessimo momento personale, poi Lucio murato da una splendida parata del portiere degli emiliani, e poi nel finale anche il salvataggio sulla linea da parte di Lucarelli a confermare come la dea bendata abbia dimenticato i colori nerazzurri.

Stramaccioni dovrà ripartire da zero e alla svelta perché il derby contro il Milan, classifica a parte mostrerà comunque un’occasione importante per i nerazzurri di dimostrare l’attaccamento alla maglia e la voglia di ben figurare davanti ai loro tifosi nella stracittadina milanese.

JUVE O MILAN? –  Il derby è sempre una partita particolare, e lo dimostra il fatto che all’andata nonostante l’ Inter fosse nettamente inferiore in termini di classifica, le motivazioni di una stracittadina sono sempre avulse da punti o obiettivi stagionali. Ed è proprio su questo fattore che il giovane Andrea Stramaccioni cercherà di motivare la sua squadra, bastonata e ferita dopo la sconfitta di Parma. Ovviamente rimane il dubbio, soprattutto quello che serpeggia nei tifosi, sul fatto di regalare uno scudetto agli acerrimi nemici juventini, nel caso di vittoria contro i cugini rossoneri. Lo stesso presidente Massimo Moratti si è detto indeciso su chi favorire, spiegando come quest’anno in ogni caso nel post derby una tra Juve e Milan gioirà del risultato, potendosi magari fregiare del titolo di campione d’Italia, o magari nel caso dei rossoneri continuare la rincorsa fino all’ultimo match di campionato. Per la serie tra i due litiganti c’è sempre il terzo a godere.

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