Il Napoli dei record sfiora un milione di presenze al San Paolo. Ma De Laurentiis guarda all’Asia

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Il Napoli dei miracoli di quest’anno è stato, è, sarà un polo d’attrazione magnetica per i tifosi azzurri, che hanno letteralmente invaso lo stadio San Paolo per tutta la stagione, andando oltre il milione di presenze complessive: numeri da record, che andranno ad alimentarsi sempre più fino al termine del campionato, soprattutto se il sogno scudetto dovessee risultare più realizzabile.

Domenica prossima, nel posticipo contro l’Udnese di Guidolin, si preannunica il tutto esaurito, con una prevendita che ad oggi, a quattro giorni di distanza dal match, ha già superato quota 40.000 tagliandi venduti.

Basti pensare che la media di presenze al San Paolo in tutta la stagione è rimasta comunque altissima, con oltre 39.000 spettatori nelle 24 gare casalinghe, media che, di certo, verrà incrementata nella gara casalinga contro l’Inter, che potrebbe essere decisiva per la volata finale. Non è un caso che la squadra di Mazzarri si esalti proprio fra le mura amiche di Fuorigrotta, sospinto dal tifo della caldissima marea azzurra, conquistando proprio al San Paolo una fetta importantissima degli straordinari risultati della presente stagione.

Ma la febbre Napoli va al di là dei confini Vesuviani: domenica scorsa al Dall’Ara di Bologna, a 600 km da Napoli, i tifosi partenopei presenti erano oltre 15 mila, ed hanno incitato incessantemente gli Azzurri alla vittoria conquistata per 2-o, ed erano oltre mille i tifosi pronti ad aspettare il ritorno della squadra in serata, in un clima di festa continua in terra Vesuviana: il confine nazionale, però, potrebbe non bastare alle “mire espansionistiche” di Aurelio De Laurentiis, il presidente produttore, uno dei principali artefici e “regista” – è proprio il caso di dirlo – di questo capolavoro calcistico, gestionale, spettacolare, emozionale.

In vista della prossima – ormai certa – qualificazione alla Champions League, il presidente ha intenzione di rafforzare l’immagine internazionale della squadra, permettendole di acquisire una visibilità maggiore oltreconfine e, di conseguenza, di ottenere maggiori ritorni anche in termini di fatturato, connesso al merchandiser, agli abbonamenti, alle visite in città, ed a tutte le iniziative ad esso collegate.

Proprio in questa direzione bisogna leggere l’interessamento del Napoli nei confronti di giocatori asiatici, giapponesi e coreani in primis. Nello specifico, secondo fonti di mercato, si tratterebbe del giapponese Ryo Miyaichi, ala tecnica e veloce del Feyenoord, in forza agli olandesi in prestito ma di proprietà dell’Arsenal, ed anche di Ki Sung Yong, 22enne centrocampista del Celtic, definito in patria il “Gerrard Coreano”.

Inoltre, uno dei principali obiettivi di De Laurentiis sarebbe anche il fantasista giapponese del Cska Mosca, Keisuke Honda, da portare a Napoli nella prossima sessione di mercato estiva, come naturale alternativa ad Hamsik dal punto di vista tecnico, e come magnetico attrattore commerciale dal punto di vista delle strategie di marketing, e soprattutto dal punto di vista dello sfruttamento dei diritti d’immagine del giocatore giapponese, ripercorrendo la strada dell’intuizione che, anni orsono, indusse l’ex presidente del Perugia Gaucci a portare il giapponese Nakata in Umbria, con un conseguente notevole beneficio in termini commerciali ed in termini di abbonati dagli “occhi a mandorla”.

Per rilevare il cartellino del giapponese Honda dal Cska Mosca, però, sarebbe necessario un esborso di circa 20 milioni di euro, una cifra importante e probabilmente giudicata eccessiva dalla dirigenza partenopea. Tuttavia, pur di concludere l’ operazione, fermamente convinto dei suoi positivi riscontri futuri in termini di immagine sia per la squadra che per la città, il presidente Aurelio De Laurentiis potrebbe accordarsi con una società Italiana con sede a Londra che acquista i diritti della serie A e li rivende in Giappone, poichè entrambi avrebbero tutto l’interesse economico a che il trasferimento del 25enne fantasista giapponese al Napoli possa avvenire.

Trattandosi di un’intuizione del presidente stesso, c’è da scommettere sulla certa riuscita dell’operazione “Colonizzazione Napoletana del Sol Levante”.

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