Il Giro d’Italia col bambino in braccio, Guardini beffa Cavendish

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Andrea Guardini | ©LUK BENIES/AFP/GettyImages

Uno pensa che oggi se la prendano comoda, visto che li aspetta una 3 giorni da paura, e invece questi corrono come se dietro ci fosse un pericolo da cui scappare. La seconda tappa più veloce della storia del Giro, quasi 50 di media. Ragazzi, e riposatevi ogni tanto, cos’è, non avevate prenotato e pensavate di non trovare posto visto che siamo vicini al week end?
Comunque, vince Guardini. 11 vittorie l’anno scorso, però tutte in corse minori, tipo il Giro di Malesia, la Freccia Fallata e una volata vinta in maniera sospetta contro il cuginetto di 11 anni al Tour del Cortile di casa sua.

Cavendish non ci sta, allude a presunti tempi massimi evitati soltanto attaccandosi all’ammiraglia nella salita verso Cortina, poi ritratta, poi ritorna ad accusare, poi comincia a canticchiare, poi fa una giravolta e scompare in una nuvola di paillettes.

Andrea Guardini | ©LUK BENIES/AFP/GettyImages

Guardini potrebbe essere il nuovo Cipollini? Per il momento sono sicuramente accomunati da una cosa: il cognome diminutivo: Cipollini-Guardini.
Un Giro strano, ma domani comincia la tre giorni che decide tutto. Soprattutto domani, con l’Alpe di Pampeago, una roba tipo 5.100 metri di dislivello. Che neanche a pensarci io riesco a immaginare 5.100 metri di pianura, figuriamoci di salita. Sembra che ci saranno alleanze, che proveranno a staccarsi a vicenda, ad aiutarsi, a fare gli sgambetti agli avversari e a legargli assieme i raggi della bici per poter arrivare tranquilli a Milano. Vedremo.

Oggi non ho molto da commentare, devo dire la verità, tengo le dita calde per i prossimi giorni.
Io e mio figlio vi salutiamo, andiamo a prenotarci un posto sull’Alpe di Pampeago, anche se mio figlio preferirebbe l’Alpe di Pampers, più adatta ai suoi 23 giorni domani.

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