In una città dove cavalli e basket la fanno da padroni, il calcio si trova nella strana situazione di doversi ritagliare un posto da protagonista. Ma come per ogni altra cosa che riguardi la loro città, i senesi hanno una passione viscerale per la loro “Robur” (nome con cui viene chiamata la squadra dai tifosi) e sono estremamente esigenti, come dimostra lo sfogo di Antonio Conte in merito alle contestazioni ricevute nell’ultimo periodo nonostante l’ottimo campionato sin qui disputato.
Dicevamo di cavalli e basket: nella vita di tutti i giorni dei senesi c’è sempre qualcosa che li tiene impegnati a pensare al “Palio“, la corsa di cavalli che si tiene 2 volte all’anno nella famosa “Piazza del Campo”. Una passione quasi religiosa, al limite del fanatismo, che assorbe la vita dei senesi sin dalla giovanissima età e che li porta a fenomeni al limite della realtà durante le settimane della corsa. E poi la pallacanestro. Il Mens Sana Basket è la squadra più vincente del panorama italiano degli ultimi anni, vincendo gli ultimi 4 campionati ed avviandosi a vincere il quinto titolo di fila.
Eppure il Siena è riuscito ad affacciarsi nel calcio che conta con la promozione in Serie A ottenuta nel 2002/2003, la prima in quasi cento anni di storia. La permanenza dei senesi nella massima serie è durata 7 anni di fila, spesso esprimendo un calcio piacevole (soprattutto sotto la guida di Beretta e Giampaolo) e con un sempre maggiore interesse da parte della città. Idolo della curva Robur è stato sicuramente Enrico Chiesa (autore di 32 reti con i bianconeri), seguito poi da Maccarone che negli ultimi anni ha contribuito non poco alle salvezze ottenute. Altri giocatori degni di nota sono sicuramente il capitano Simone Vergassola, Daniele Galloppa e lo storico ex-capitano Stefano Argilli che vanta coi bianconeri 227 presenze.
L’obiettivo stagionale è il ritorno in Serie A per il quale il presidente Mezzaroma ha costruito una rosa competitiva
Attualmente secondo in campionato il Siena è lanciato verso la promozione, e chissa che prima o poi il calcio non riesca a scalzare almeno il basket come passione cittadina. Per il Palio non c’è davvero speranza.