Il Barcellona è campione d’Europa per la terza volta nella sua storia. A Roma i catalani vincono 2-0 dando una lezione di calcio al Manchester United e completano la “triplete” (Liga, Coppa del Re e Champions League), che li incorona squadra più forte del mondo. Gli inglesi interrompono la loro striscia positiva di imbattibilità in Champions dopo 25 partite, proprio nella partita più importante, dove bisogna dare il tutto per tutto e tenere un livello di concentrazione altissimo: tutto questo alla squadra di Ferguson è mancato, mentre l’allenatore degli spagnoli, Pep Guardiola, al suo primo anno da tecnico, è riuscito a vincere tutto quello che c’era da vincere, facendo degli avversari un sol boccone, con una squadra equilibrata in tutti i reparti e micidiale li davanti. Ecco spiegata la chiave del successo “Blaugrana”.
Splendida cornice di pubblico all'”Olimpico” in una magica notte romana, che inizia con l’ingresso in campo delle due squadre; riflettori puntati su Messi e Cristiano Ronaldo: è la loro sfida.
Formazioni della vigilia confermate, brividi ed emozioni forti quando si ascolta l’inno della Champions, il tempo di recuperare la giusta concentrazione e si comincia.
Manchester United che nei primi 10 minuti fa sul serio, vuole subito aggredire gli avversari e dopo appena due giri di lancette, su una respinta goffa di Victor Valdes su punizione calciata da Ronaldo, per poco Park non mette dentro il pallone dell’1-0. Il Barcellona sembra stordito dall’avvio fulminante dei “Red Devils” e cercano di riordinare le idee: al 10′ grande percussione centrale di Iniesta che serve Eto’o, il camerunense salta come un birillo Vidic e mette il pallone alle spalle di Van der Sar. E’ apoteosi “blaugrana”. Da quel momento in poi la partita la gestisce il Barcellona con passaggi rapidi e precisi, mentre ne Ronaldo ne Rooney riescono ad impensierire il portiere spagnolo. Primo tempo che si chiude con il vantaggio catalano.
Nella ripresa si capisce che Ferguson vuole raddrizzare la partita subito mandando in campo Tevez al posto dello spento Anderson, lasciando il solo Carrick a far legna a centrocampo. Ma la musica non cambia e sono sempre gli uomini di Guardiola a fare la partita, sfiorando in almeno 2 occasioni il gol del raddoppio: prima Van der Sar si supera su Henry, poi Xavi prende il palo direttamente su calcio di punizione procurato dallo straordinario Iniesta con il portiere olandese a guardare la sfera. Ferguson capisce che bisogna osare di più e toglie un inguardabile Park per Berbatov, pronto a sfruttare le giocate di Ronaldo, Rooney e Tevez li davanti. In questo modo gli inglesi perdono il centrocampo regalando di fatto il raddoppio al Barcellona: Puyol recupera palla a centrocampo, allarga per Xavi che con una pennellata trova lo smarcatissimo Messi che con una strepitosa coordinazione di testa mette nel sette. Il Manchester ha una reazione d’orgoglio e solo l’intervento straordinario di Victor Valdes, che abbassa la saracinesca, sventa il pericolo creato da Ronaldo. Messi e compagni addormentano la partita fino al fischio finale e urlo liberatorio dei circa 30 mila tifosi catalani.
Il Barcellona è sul tetto d’Europa, Messi vincerà con ogni probabilità il Pallone d’Oro, succedendo proprio a Cristiano Ronaldo e Guardiola, a parte i successi all’esordio da allenatore, entra nel club ristrettissimo di coloro che la Champions l’hanno alzata sia da giocatori che da allenatori. Il Manchester non riesce a bissare il successo della scorsa stagione e continua il tabù dei campioni in carica; infatti, da quando è stata istituita la denominazione Champions League,nessuna squadra è riuscita a ripetersi. Per la Spagna questo è il dodicesimo trofeo che stacca così Italia e Inghilterra.
All’ombra del Colosseo, complimenti ai vincitori e onore agli sconfitti.
Il tabellino
Barcellona-Manchester Utd 2-0
Barcellona (4-3-3): Valdes; Puyol, Piqué, Touré, Sylvinho; Busquets, Xavi, Iniesta (48′ st Pedro Rodriguez); Messi, Eto’o, Henry (27′ st Keita). In panchina: Pinto, Caceres, Muniesa, Krkic, Gudjohnsen. All. Guardiola
Manchester Utd (4-3-3): Van der Sar; O’Shea, Ferdinand, Vidic, Evra; Carrick, Anderson (1′ st Tevez), Giggs (30′ st Scholes); Park (21′ st Berbatov), Ronaldo, Rooney. In panchina: Kiszczak, Rafael, Evans, Nani. All. Ferguson
Arbitro: Busacca (Svi)
Marcatori: 10′ Eto’o (B), 25′ st Messi (B)
Ammoniti: 16′ Piqué (B), 33′ st Ronaldo (M), 35′ st Scholes (M), 48′ st Vidic (M)
Espulsi: –
Albo d’Oro
’55-’56 | REAL MADRID |
’56-’57 | REAL MADRID |
’57-’58 | REAL MADRID |
’58-’59 | REAL MADRID |
’59-’60 | REAL MADRID |
’60-’61 | BENFICA |
’61-’62 | BENFICA |
’62-’63 | MILAN |
’63-’64 | INTER |
’64-’65 | INTER |
’65-’66 | REAL MADRID |
’66-’67 | CELTIC |
’67-’68 | MANCHESTER UTD |
’68-’69 | MILAN |
’69-’70 | FEYENOORD |
’70-’71 | AJAX |
’71-’72 | AJAX |
’72-’73 | AJAX |
’73-’74 | BAYERN MONACO |
’74-’75 | BAYERN MONACO |
’75-’76 | BAYERN MONACO |
’76-’77 | LIVERPOOL |
’77-’78 | LIVERPOOL |
’78-’79 | NOTTINGHAM FOREST |
’79-’80 | NOTTINGHAM FOREST |
’80-’81 | LIVERPOOL |
’81-’82 | ASTON VILLA |
’82-’83 | AMBURGO |
’83-’84 | LIVERPOOL |
’84-85′ | JUVENTUS |
’85-’86 | STEAUA BUCAREST |
’86-’87 | PORTO |
’87-’88 | PSV EINDHOVEN |
’88-’89 | MILAN |
’89-’90 | MILAN |
’90-’91 | STELLA ROSSA |
’91-’92 | BARCELLONA |
’92-’93 | MARSIGLIA |
’93-’94 | MILAN |
’94-’95 | AJAX |
’95-’96 | JUVENTUS |
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’97-’98 | REAL MADRID |
’98-’99 | MANCHESTER UTD |
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’01-’02 | REAL MADRID |
’02-’03 | MILAN |
’03-’04 | PORTO |
’04-’05 | LIVERPOOL |
’05-’06 | BARCELLONA |
’06-’07 | MILAN |
’07-’08 | MANCHESTER UTD |
’08-’09 | BARCELLONA |
Vittorie per club
9 | REAL MADRID |
7 | MILAN |
5 | LIVERPOOL |
4 | BAYERN MONACO |
4 | AJAX |
3 | BARCELLONA |
3 | MANCHESTER UTD |
2 | BENFICA |
2 | JUVENTUS |
2 | INTER |
2 | NOTTINGHAM FOREST |
2 | PORTO |
1 | CELTIC |
1 | AMBURGO |
1 | STEAUA BUCAREST |
1 | MARSIGLIA |
1 | FEYENOORD |
1 | ASTON VILLA |
1 | PSV EINDHOVEN |
1 | STELLA ROSSA |
1 | BORUSSIA DORTMUND |