Ibrahimovic lontano dal Milan a giugno? Questo lo scenario ipotizzato dal Corriere dello Sport, che rivela il “mal di pancia” accusato dall’attaccante svedese in questo inizio di 2012. La regia è quella di Mino Raiola, l’agente che negli ultimi anni ha monopolizzato il mercato europeo attraverso i suoi giocatori. La destinazione ipotizzata dal quotidiano sportivo è il Real Madrid di Josè Mourinho, ex tecnico di Ibra ai tempi dell’Inter. Lo svedese, e sopratutto il suo agente, hanno abituato i tifosi negli ultimi anni ad autentici colpi di scena. Fra sei mesi sapremo di più.
L’umore dell’attaccante rossonero è estremamente variabile, basta una partita storta per scatenare le voci più disparate tramite la carta stampata. Negli ultimi mesi se ne sono accorti i fan milanisti, che a buon ragione vedono in Ibrahimovic quel calciatore fondamentale per le sorti del Milan in questa stagione. Una media-gol da far invidia anche allo scatenato Di Natale, capocannoniere di Serie A negli ultimi due anni. Qualche scricchiolio si era già avuto dopo la sconfitta allo Juventus Stadium contro la squadra di Antonio Conte, quando Allegri aveva parlato scherzosamente della cura maalox per lo svedese. Dopo quella gara Ibrahimovic e tutto il Milan era riuscito a risollevarsi andando a completare una grande rimonta ai danni proprio della Vecchia Signora, raggiunta pochi giorni prima di Natale.
Il 2012 però non è iniziato sotto i buoni auspici. Prima la cocente sconfitta nel derby per opera dei cugini interisti, mercoledì sera il ko contro la Lazio di Edi Reja, che ha confermato la tendenza negativa negli scontri diretti contro le cosiddette “grandi”. Mino Raiola evidentemente sente tirare brutta aria, e contemporaneamente vorrebbe anche un adeguamento del contratto già faraonico che il suo assistito percepisce in rossonero, dopo un girone d’andata giocato a livelli altissimi, forse una delle migliori stagioni per quanto riguarda i gol messi a segno.
Galliani non ha mai amato spendere follie, sopratutto negli ultimi anni quando il mercato rossonero ha conosciuto parole fino ad allora sconosciute, low cost, tirare la cinghia, parametro zero. Attualmente l’ingaggio di Ibra è da top-player, circa 10 milioni di euro netti all’anno, e ha un contratto in scadenza nel 2015. La politica economica del club di Via Turati non permette spese folli e un monte ingaggi sopra la media, ed è molto probabile che l’ad del Milan non verrà incontro alle richieste di Raiola.
Un ritorno alla corte di Mourinho rappresenterebbe la soluzione più “facile” per Ibra. L’attaccante è sempre stato considerato dal vate di Setubal come uno dei migliori attaccanti al mondo, e il modulo del portoghese esalterebbe all’ennesima potenza la classe dell’ex di Barcellona, Inter, Juve e Ajax. I soldi non sono un problema per le casse del Real Madrid, e neanche l’ingaggio rappresenta un ostacolo per il trasferimento dello svedese in Spagna.
Fondamentale a questo punto la stagione del Milan. Qualora arrivasse il bis in campionato e un brillante cammino in Europa, Ibrahimovic resterebbe volentieri e Raiola desisterebbe dal creare tensioni fra il proprio assistito e i rossoneri, che l’hanno riportato ad alti livelli dopo aver trascorso una difficile stagione al Barca, e ridato il sorriso al calciatore. Se dovesse trattarsi di una stagione fallimentare, non è difficile ipotizzare un futuro lontano del bomber di Malmoe.