I suoi continui “mal di pancia” iniziano a far preoccupare la dirigenza nerazzurra.
Dopo la debacle in Champions, Ibra si è messo sulle spalle l’Inter segnando a raffica ed evitando cosi il contraccolpo psicologico dopo l’ennesimo uscita agli ottavi. Ma se in campo il capocannoniere delle Serie A non manifesta insoddisfazione, lo stesso non si può dire nei commenti post-partita. Lo svedese infatti ad ogni occasione ribadisce che la sua permanenza all’Inter non è cosi scontata e se adesso bada a vincere l’ennesimo scudetto a fine stagione vorrà un confronto con la dirigenza.
A detta dei piu informati il male di Ibra è la consapevolezza che con i nerazzurri difficilmente avrà la possibilità di alzare la coppa dalle grandi orecchie e vincere il tanto sognato pallone d’oro. In un primo momento le dichiarazioni in risposta allo svedese di Mourinho e Moratti erano tese a minimizzare il tutto. Lo Special One, sembra che abbia già avuto il famoso faccia a faccia con il presidente per tracciare la lista della spesa, ed ai microfoni ribadisce che il volere della società è quello che conta di piu quindi per Ibra sarà difficile muoversi, anche se continua il portoghese, “la forza di una squadra non la fa un giocatore”. Moratti invece in un primo momento ha glissato, pensando, come avviene ogni anno a dei capricci per poi prsentare attraverso il suo procuratore l’ennesima richiesta di adeguamento. Oggi invece dopo averci pensato bene gli interisti corrono ai piedi di Ibrahimovic consapevoli che lo svedese è il punto di partenza per vincere nell’Europa che conta.
Moratti oggi a Roma per la riconferma di Abete cerca di placare la polemica:“Non credo si tratti di una questione di soldi. La sua è solo ambizione, se l’è presa dopo il mio sfogo di Manchester, ma io non volevo colpevolizzare solo lui, mi riferivo a tutti i giocatori. Ibra ha un buon rapporto con Mourinho e la società, magari vuole partire per vincere la Champions, ma è difficile individuare un club che possa farcela. Un prezzo lo hanno tutti i giocatori, anche lui se decidesse di andarsene, poi però va da un’altra parte e la Champions la vinciamo senza di lui”. Comunque continua Moratti “può star tranquillo, il prossimo anno riproveremo a vincere la coppa con lui e con Mourinho“. Anche il tecnico da Lisbona interviene sulla vicenda Ibra mostrandosi sicuro di riuscir a convincerlo a restare, ” la sua delusione è esterna allo spogliatoio, dopo Manchester è molto motivato. Certo la delusione c’è in lui come in tutti noi, ma sono sicuro di convincerlo a restare anche se controvoglia come feci con Deco nel 2003 per poi vincere la Champions. Facendo una panoramica in Europa le squadre che possano interessare ad Ibra e permettersi il suo ingaggio sono Real Madrid e Barcellona in Spagna, Chelsea e Manchester United in Inghilterra, anche il City potrebbe permettersi il suo ingaggio ma non può esser ambizioso per come vorrebbe Ibra. Quella piu interessata sembra esser il Barcellona che sta discutendo il rinnovo di Eto’o e non sembra cosa abbastanza semplice trovar l’accordo. Il Real lo tiene come nome di “scorta” infatti il futuro presidente Perez non fa mistero di puntare al milanista Kaka o al portoghese dei Red Evils Cristiano Ronaldo come primo obiettivo. Muovere questi pezzi pregiati del mercato è difficile ma siamo sicuri se si trova l’accordo con qualcuno di loro, poi ci saranno tanti movimenti come in uno scacchiere.