Si è concluso con il trionfo di Hugh “Baby Shaq” Jones l’edizione 2012 del Red Bull King of The Rock, torneo 1 contro 1 di street-basket ad eliminazione organizzato da Red Bull le cui regole sono quelle del basket tradizionale così come il punteggio, il canestro vale due punti o tre se si realizza dall’arco; i contendenti si affronteranno in match di cinque minuti ciascuno mentre al quinto fallo commesso la sconfitta sarà automatica. Il vincitore si sposterà di volta in volta in una nuova partita, per affrontare un nuovo partecipante. L’americano si è così fregiato del titolo per il secondo anno consecutivo ed è stato incoronato dalla stella NBA nonchè play dei Boston Celtics Rajon Rondo.
Al torneo ha preso parte per la prima volta anche un italiano, Pietro Fusella, che a giugno aveva vinto le selezioni in Italia ottenendo così il diritto a partecipare alla finalissima svoltasi sul campetto del penitenziario di Alcatraz nella baia di San Francisco denominato appunto “The Rock”. Pietro è riuscito a superare il primo turno battendo lo statunitense JJ Walsh prima di essere eliminato nella seconda sfida dall’ucraino Vladimir Abdrakhmanov.
Il campione delle selezioni italiane ha avuto modo di condividere questa avventura con Marco Belinelli, guardia della Nazionale Italiana e dei Chicago Bulls, che ha accompagnato il partecipante ad Alcatraz commentando così questa esperienza: “È stato bello accompagnare Pietro alla finale del Red Bull King of the Rock. Mi è piaciuto molto il modo in cui ha affrontato questa finale, con tanta concentrazione e grinta. Ha dominato la prima gara e l’ha vinta, nella seconda invece è stato un po’ sfortunato e gli è mancato il tiro decisivo. Dopo questo break a San Francisco, torno a Chicago per focalizzarmi sulla nuova stagione“.
Pietro Fusella, uno dei più giovani tra i partecipanti al torneo, spera di potersi rifare l’anno prossimo commentando così questa esperienza memorabile: “Partecipare alla finale mondiale del Red Bull King of the Rock in un posto come Alcatraz è stata un’esperienza incredibile. Mi sono potuto confrontare con alcuni tra i più forti giocatori da playground del mondo in uno scenario fantastico. Il freddo della serata ha condizionato la performance di tutti, ma io ho dato il massimo. Il prossimo anno cercherò di arrivare ancora con più grinta“.
Di seguito alcune immagini di Marco Belinelli e di Pietro Fusella al Red Bull King of The Rock