Hamilton colpevole, la Ferrari travolta dalla sentenza (Screen Youtube Sky) - IlPallonaro.com
La sentenza che riguarda Lewis Hamilton coinvolge anche la Ferrari: l’ultima dichiarazione agita le acque a Maranello
Acque agitate a Maranello. La Ferrari spera nel GP di Giappone di avere una risposta positiva al disastro cinese. Il doppio zero per squalifica è un’onta difficile da cancellare, ma più che questo a preoccupare i vertici della rossa sono le prestazioni di una vettura che sembrano non rispettare le attese.
Lewis Hamilton è stato l’unico raggio di sole in questo deludente inizio di stagione della Ferrari: il successo nella sprint in Cina ha rappresentato però finora soltanto un’illusione ed ora la nuova trasferta asiatica è attesa con ansia per capire se la SF-25 riuscirà finalmente a trovare la finestra di funzionamento giusto o sarà nuovamente travolta dalle avversarie.
Difficoltà inattese dunque a Maranello, con l’entusiasmo per l’arrivo di Hamilton spento in un batter di ciglio dalle deludenti prove in pista. Eppure alla Ferrari continua a serpeggiare, almeno pubblicamente, ottimismo: si parla di Mondiale, di una stagione che può essere ancora esaltante. Si parla, però, tanto, forse troppo di Lewis Hamilton e questo a lungo andare potrebbe rivelarsi un problema.
A pensarla così è Gunther Steiner, ex team principal della Haas, che in un’intervista a Speed Week dice la sua sull’arrivo di Hamilton in Ferrari e su quello che significa non soltanto dal punto di vista sportivo per la scuderia.
Stando a Steiner “la squadra è sotto un’enorme pressione, soprattutto a causa di Hamilton“. Questo perché “qualunque cosa accada, lui è al centro dell’attenzione ma quando lo hanno ingaggiato, la Ferrari avrebbe dovuto capire in cosa si stavano cacciando“. Difficile immaginare che a Maranello non abbiano soppesato tutto quando hanno deciso di prendere Hamilton, così come poteva essere facilmente prevedibile l’attenzione mediatica che ci sarebbe stata sul pilota inglese.
Tutte cose, evidentemente, ponderate attentamente dalla Ferrari, che le avrà valutate insieme ad altri aspetti, come quelli connessi al marketing. Proprio nei giorni scorsi è uscito un dato che testimonia l’effetto Hamilton: Puma ha visto aumentare di otto volte i ricavi delle vendite relative alla Ferrari, uno degli effetti positivi dell’arrivo del sette volte campione del mondo.
Tutto previsto, dunque, anche se ora è arrivato il momento di far parlare la pista, sperando che le risposte siano quelle giuste. Il Giappone già come spartiacque della stagione della Ferrari, serve una svolta per evitare che il matrimonio con Hamilton vada già in crisi.