Il Pallonaro

Guidolin medita addio Udinese

L’urlo liberatorio al fischio finale per aver portato l’Udinese per il secondo anno consecutivo ai preliminari di Champions League, poi la conferenza stampa post partita dell’ultima di campionato che nessuno si aspettava e che è stata una doccia gelata per i tifosi friulani spiazzando anche i dirigenti, patron Pozzo in primis: Francesco Guidolin medita seriamente di lasciare l’Udinese, troppa la stanchezza e lo stress accumulato in questi anni per ricominciare subito un’altra stagione dai ritmi elevati e che si prospetta impegnativa e intensa con il preliminare di Champions di metà agosto.

E’ stata un’annata bellissima ma lunghissima, non so se, per la mia salute, mi posso permettere un’altra stagione da 50 partite. Sento il bisogno di staccare e fermarmi. Adesso ho bisogno di rilassarmi, di godermi questa grandissima soddisfazione e poi con la mia splendida società e i miei splendidi dirigenti faremo il punto della situazione“.

Francesco Guidolin © Maurizio Lagana/Getty Images

Poche parole ma che racchiudono tutte le perplessità legate al futuro prossimo del tecnico artefice del miracolo Udinese che ha ancora un contratto fino al 2015. Quali sono allora gli scenari possibili? Il tecnico di Castelfranco Veneto potrebbe decidere di  lasciare sì la panchina ma non il club friulano accettando di ricoprire un incarico dirigenziale sicuramente meno stressante rispetto al ruolo di allenatore ma anche di venire meno all’accordo rescindendo il proprio contratto con il club friulano prendendosi un anno sabbatico per ricaricare le batterie e rituffarsi con più energie alla guida di una squadra dai programmi ambiziosi.

Ma non è del tutto da escludere un suo passaggio in un altro club importante come l’Inter, che al momento però pare orientata a confermare Andrea Stramaccioni, e come il Napoli dove sarebbe il successore ideale di Walter Mazzarri che potrebbe lasciare la panchina azzurra al termine di questa stagione comunque eccezionale come l’ha definita lui stesso con la possibilità di conquistare il primo trofeo della sua carrierra e far tornare a vincere il Napoli se domenica prossima dovessero battere la Juventus nella finale di Coppa Italia.

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