La finestra di mercato invernale è finalmente chiusa. Le società adesso dovranno dimostrare sul rettangolo verde di aver lavorato bene e senza approssimazione cercando di mantenere gli obiettivi prestabiliti di inizio anno o comunque quelli prefissati per la seconda parte di stagione. Negli ultimi giorni ad infiammare è stato senza dubbio il presidente Moratti conducendo il calciomercato Inter in maniera veemente e decisa anche se a dire il vero in un modo non del tutto pianificato. La doppia sconfitta subita a Napoli e Lecce ha forse dato un campanello d’allarme o comunque la volontà di Thiago Motta di volare a Parigi ha costretto la società a ricorrere ai ripari. Proviamo ad analizzare come cambia il centrocampo dell’Inter senza Thiago Motta e con la presenza di Guarin e Palombo.
Thiago Motta al Psg si perde in qualità si guadagna nel bilancio. Offerta irrinunciabile per il centrocampista azzurro sedotto dall’ex Leonardo e ingolosito dalla possibilità di diventare protagonista della rinascita del Paris Saint Germain. L’Inter sicuramente perderà in geometrie in mediana, nella sua grande capacità di leggere la partita e di farsi trovare sempre libero e in aiuto all’avversario in difficoltà. Di contro i dieci milioni di euro ricavati insieme ai non trascurabili continui infortuni e affaticamenti a cui Thiago Motta ha abituato il popolo interista rendono l’addio quantomeno condivisibile.
Guarin non è Thiago Motta In molti sono scettici sull’arrivo di Fredy Guarin all’Inter. In realtà il centrocampista colombiano è stato insieme a Hulk e Falcao protagonista della scalata con il Porto targato Villas Boas, per poi confermarsi ad ottimi livelli in Coppa America. Guarin è una mezzala di grande dinamismo e qualità, dotato di un gran tiro dalla distanza e bravo negli inserimenti senza palla. In pratica non in sostituto di Thiago Motta ma un giocatore che permetterà di aumentare la fisicità e la corsa della mediana a disposizione di Ranieri. In realtà, seppur con caratteristiche diverse, può esser Angelo Palombo a sostituire Motta ponendosi a punto di riferimento centrale davanti alla difesa con il ritorno al centrocampo a rombo.
Ecco perché perde Ranieri. L’allenatore nerazzurro aveva definito centrale al suo progetto Thiago Motta e allo stesso tempo aveva bocciato Wesley Sneijder considerandolo non adatto al suo consolidato 4-4-2. Bene, le scelte societarie sono andate in direzione completamente opposta. La presenza di Guarin e Palombo infatti obbliga al ritorno al centrocampo a tre con l’ormai ex capitano doriano centrale e Cambiasso e Guarin ai lati e il conseguente inserimento del trequartista olandese alle spalle delle due punte ripristinando la qualità andata persa dalla partenza di Thiago Motta.
Fredy Guarin prime parole da interista video Youtube
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