Nel giorno della vigilia della finalissima di questa sera, Pep Guardiola è consapevole del prestigio e dell’ importanza del match, che vederà il suo Barcellona contrapposto alla corazzata inglese del Manchester. Nonostante ciò, però, la sua squadra ha ampiamente dimostrato la sua supremazia di gioco, in questa edizione della Champions, nella Liga, e negli ultimi anni, divenendo un modello da imitare per molti club.
L’orgoglio per la sua creatura, dunque, supera qualsiasi timore e e qualsiasi volontà di non sbilanciarsi troppo nelle dichiarazioni del pre partita, di una finale che potrebbe essere ricordata nella storia, ancor più importante di quella di Roma 2009, già disputata e vinta dal suo Barca, nella prima (ed unica finora) Champions League vinta da Pep : “Noi siamo felici di essere qui, anche se poi la gente giudica una stagione da quello che si vince; siamo pronti per la finale e abbiamo l’obbligo di dimostrare al mondo intero chi siamo. Da qui a qualche anno si potrà dire se abbiamo fatto la storia o no”.
Le voci di mercato, fomentate anche da Cruijf, vogliono Guardiola lontano da Barca nella prossima stagione: il tecnico, però, le smentisce con fermezza, affermando la sua volontà di portare a termine il suo contratto con i blaugrana che scadrà nel 2012.
Che sia solo un modo per rassenerare i suoi in vista del match, o una verità, saranno i prossimi giorni a rivelarlo, ma l’ attenzione di Guardiola per ora è totalmente rivolta alla gara: “la formazione ce l’ho già in testa”, ma conterà soprattutto la grinta e la fame di vittoria, in una partita secca come una finale. Il segreto, secondo Pep, sarà nel gioco e nella velocità di circolazione della palla, l’ unico modo per mettere in difficoltà i Diavoli Rossi.