Tutte le cose hanno un inizio e una fine. E anche per il Barcellona firmato Guardiola è arrivato il giorno dell’addio. Dopo oggi il calcio non sarà più lo stesso. In questi 4 anni abbiamo forse visto la squadra più forte mai esistita. E il merito non può essere attribuito soltanto a un Messi oppure a un Xavi. Il vero Pallone d’oro dei blaugrana sedeva in panchina. Lascia perché non ha più gli stimoli e motivazioni di un tempo. Il presidente Rosell, subito dopo l’addio di Pep, avrebbe dichiarato: siamo fregati. Eccessivo sì, ma del tutto comprensibile. E a chi già iniziava a scommettere sul nuovo allenatore del Barcellona sarà rimasto spiazzato dall’annuncio di Rosell. Il prossimo anno Messi e compagni saranno guidati da Tito Vilanova, il vice del tecnico spagnolo.
MI FERMO – Guardiola ha detto basta. Lascia la panchina del Barca che in questi anni aveva trasformato nella squadra più forte di sempre. Mancano gli stimoli, le motivazioni per andare avanti. Niente Milan, né Inghilterra, né qualunque altro club. Il tecnico spagnolo starà fermo per un po’. Quanto? Non si è dato scadenze o limiti predefiniti. Il suo è un arrivederci. Un anno, sei mesi, neanche lui ora può saperlo. Una cosa però è certa: tornerà. Perché lo ha confermato oggi, e perché lo richiede il calcio.
L’EREDE – Stupore nella sala del Barcellona quando Rosell e Zubizarreta hanno annunciato il nuovo tecnico per il prossimo anno. Un nome a cui in pochi alla vigilia avevano immaginato. Sarà infatti Tito Vilanova a guidare i blaugrana nel 2012-2013. Scelta coraggiosa da parte della dirigenza spagnola. Definita come “l’unica” dal leggendario portiere spagnolo. In casa Barca si vuole proseguire lungo la strada tracciata da Guardiola. Chi meglio allora del tecnico in seconda? Non sarà però così semplice. I dirigenti blaugrana lo sanno, come anche Tito. E’ anche vero che il proverbio dice: chi non risica non rosica (leggi Berlusconi-Sacchi).
Riviviamo i momenti più belli dei quattro anni di Pep.
SUBITO TRIPLETE – Guardiola si presenta al mondo intero conquistando alla sua prima stagione un memorabile triplete. Il duello con il Real Madrid viene stravinto dai blaugrana, che conquistano il successo nella Liga con 9 punti di vantaggio sui Blancos guidati da Juande Ramos (subentrato al tedesco Schuster durante il girone d’andata). Non c’è solo la Liga però. La cavalcata del Barca registra altri due successi. Da una parte la Copa del Rey vinta agevolmente contro l’Athletic Bilbao, dall’altra il successo in Champions League. Roma, la città eterna, ospita la sfida tra il Barca e il Manchester United. Eto’o e Messi firmano il successo, l’Europa conosce i suoi nuovi padroni.
SGAMBETTO MOU – Al secondo anno sulla panchina del Barcellona, Guardiola conferma di essere un personaggio unico nella storia del calcio. A dicembre 2009 sale sul tetto più alto del mondo. I catalani hanno bisogno di 120′ minuti per avere ragione dell’Estudiantes. Decisivo Messi. Fin troppo semplice il successo in Liga, 99 punti in 38 partite. Abbattuto ogni record. A rovinare la festa blaugrana l’eliminazione dalla Champions League in semifinale contro l’Inter di Mourinho. Una sconfitta però che non avrebbe arrestato la favola catalana.
ANCORA CHAMPIONS – Nella stagione 2010-2011 arriva il terzo successo consecutivo nella Liga e il secondo trionfo europeo in due anni. Spazzato via il Real Madrid dell’ex nerazzurro Mourinho. Il triplete non si concretizza perché gli eterni rivali Blancos riescono a vincere la finale-battaglia della Copa del Rey.
LA FINE – Il 2012 è l’anno del declino. L’ultima gioia nel Mondiale per Club contro il Santos di Neymar, letteralmente annichilito. Il nuovo anno solare però conosce un Barcellona stanco, sopratutto mentalmente. La resa nello spazio di tre giorni. Il Camp Nou fa da teatro sia allo scatto del Real di Mourinho nella Liga, sia all’incredibile trionfo del Chelsea. Guardiola sapeva già che questo sarebbe stato l’ultimo anno. E’ stato di parola anche questa volta.
Il video della conferenza stampa d’addio di Pep Guardiola al Barcellona
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