Continua a navigare in brutte acque la storia calcistica dei Glasgow Rangers, lo storico club Scozzese infatti non è stato inserito nel calendario della prossima stagione della Scottish Premier League (la serie A locale). La questione è nota da diversi mesi: gli scozzesi sono sommersi dai debiti nei confronti del fisco britannico per un ammontare di circa 110 milioni di euro. Il club era in amministrazione controllata dallo scorso 14 febbraio e, sempre a causa dei debiti, era stato già sanzionato con 10 punti. Recentemente il piano di rientro presentato da Charles Green, ex amministratore delegato dello Sheffield United, è stato rigettato, fallendo così l’ultimo tentativo per salvare una leggenda del calcio scozzese ed europeo.
Alle radici del tracollo un’amministrazione poco attenta alla questione economica, basti pensare che la società faceva i conti con un monte ingaggi elevato per le proprie possibilità (30.000 euro il salario medio alla settimana per i calciatori dei Rangers). I calciatori, cercando di andare incontro alle difficoltà del club, hanno preferito ridursi lo stipendio passando dal 25% al 75%. Tuttavia, se non si presenterà alcun compratore il Glasgow rischia di scomparire.
Indiscrezioni vogliono che il proprietario della squadra inglese di rugby dei Sale Sharks, Brian Kennedy, sarebbe disposto ad acquistare la società per salvare i Rangers. Nella peggiore delle ipotesi di trovare qualcuno disposto a salvare il club, i Rangers dovranno ripartire dalla quarta serie e cambiare nome dopo un secolo e mezzo di onorata carriera. Nell’ipotesi contraria invece i Rangers saranno riammessi e potranno esordire il 4 agosto in casa del Kilmarnock.
Fondato nel 1873, quello dei Rangers e uno tra i più antichi del mondo. In Scozia ha scritto la storia del calcio vantando un palmares che consta di 54 scudetti, 33 Coppe di Scozia, 27 Supercoppe scozzesi e 1 Coppa delle Coppe. L’ultimo scudetto risale alla stagione scorsa, mentre nell’ultimo campionato disputato, nonostante la penalizzazione di 10 punti, hanno chiuso la stagione al secondo posto in classifica.