Prima tappa in Italia, e si comincia con una Crono squadre. La Crono squadre è una gara atipica. Il ciclismo, si sa, è soprattutto uno sport individuale, e dover correre tutti assieme per arrivare al traguardo è come giocare una partita di calcio invece che 11 contro 11 contemporaneamente, soltanto uno alla volta per 9 minuti ciascuno (escluso il portiere). Non so se rendo l’idea, ma spero che nessuno della Fifa legga questa mia affermazione perché, conoscendoli, potrebbero decidere di far giocare davvero alcune partite così per rendere più spettacolari i tornei.
Cronosquadre nella quale trionfa la Garmin, praticamente una squadra costruita per le crono. La maglia rosa va al lituano Ramunas Navardauskas, primo lituano a indossare la maglia di leader nella storia. Come qualche giorno fa Goos aveva vinto perché Cavendish era cappottato durante la volata, allo stesso modo Navardauskas è primo in classifica perché il suo compagno Rasmussen, meglio piazzato di lui in classifica, a un certo punto si è praticamente fermato. Possiamo dire che fino a oggi il Giro è dominato dagli avvenimenti casuali e si sospetta anche da alcune macumbe effettuate ai danni dei favoriti.
Al secondo posto la Katusha, squadra russa. Quindi ha vinto una squadra americana, seconda una squadra russa, al terzo posto mi sarei aspettato la Germania Est. Un ritorno della Guerra Fredda oltre 20 anni dopo, sul palco mi sarei aspettato che a premiare il vincitore ci fossero Gorbaciov e Reagan. Gli uomini di classifica sono tutti lì, in poco meno di un minuto, quindi non ci sono stati grandi sconvolgimenti e il divertimento arriverà tra poco, con le prime tappe di quasi montagna. C’era anche da aspettarselo, sono tutti freschi in queste prime giornate e immaginavamo non ci sarebbero stati grossi distacchi.
Una menzione va soprattutto all’idolo di questi primi giorni di Giro: Phinney. Ha dovuto cedere la maglia, anche perché dolorante per le cadute dei giorni scorsi e quindi non al massimo della condizione, a un certo punto è andato anche a finire tra i prati. È riuscito a non cadere per terra, e tornando dalla sua escursione in mezzo alla campagna ha raccolto anche un chilo di pregiatissimi funghi porcini che ha generosamente donato ai propri compagni di squadra. Taylor, amico dei giorni più lieti, sarai anche fortissimo, sarai anche l’erede di Armstrong, ma se continua così alla prossima tappa conviene che sulla tua bicicletta montino delle rotelline come ai bambini.
Domani pianura, e quindi si prospetta il volatone finale. Se non accadono sconvolgimenti e se nessun cecchino appostato sui tetti spara a Cavendish durante la volata, il favorito è abbastanza prevedibile. A meno che non ci sia qualcun altro che lo butta per terra, ma in quel caso potrebbe scoppiare l’incidente diplomatico con la nazione australiana che già minaccia di sospendere l’export di boomerang in tutta l’Europa.
Io e mio figlio vi salutiamo, andiamo a correre la nostra cronosquadre. Siamo sponsorizzati dalla Pampers, in questo momento, ma meditiamo di passare alla Lines, che ci dà un ottimo contratto e una fornitura di pannolini fatti apposta per i ciclisti neonati, con una pratica sacca per inserirci il cordone ombelicale e impedire che dia fastidio durante la pedalata.