Ginestra, vergognosa aggressione al portiere del Foggia

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foggia calcio | © Wikipedia

Paolo Ginestra, portiere del Foggia, è stato aggredito durante l’allenamento di ieri da un gruppo di tifosi. Il giocatore è stato soccorso dai propri compagni di squadra. Trasportato al pronto soccorso ha avuto una prognosi di 10 giorni.

Ginestra è tornato già a casa dalla propria famiglia e ha manifestato in un’intervista a Sky la volontà di lasciare il calcio. Un episodio vergognoso, segno di un calcio malato e di un disagio sociale che ormai dilaga in Italia e non solo.

Ma è lo sport a dover cercare di dare sempre risposte che a volte faticano ad arrivare, oppure sono altri a dover prendersi le responsabilità per le quali sono stati chiamati?

foggia calcio | © Wikipedia

L’AGGRESSIONE – Era un giorno come tutti gli altri, la quotidiana seduta di allenamento da affrontare insieme ai compagni. Ben presto però quella che era considerata la routine della giornata si è trasformata in un incubo. Un gruppo di facinorosi, una trentina secondo quanto dichiarato dallo stesso portiere, lo ha avvicinato e da lì è scoppiata una violenta aggressione con calci e pugni rivolti al malcapitato Ginestra. A fermare quello che è stato un vero e proprio agguato sono stati gli stessi giocatori del Foggia che per primi hanno soccorso il portiere, che ha riportato una forte contusione allo zigomo e un piccolo problema alla retina.

CLIMA DI CONTESTAZIONE – La squadra pugliese non attraversa un periodo facile. I rossoneri guidati da Stringara occupano un deludente decimo posto nel girone A della prima divisione di Lega Pro, distanti oltre 12 punti dall’ultimo piazzamento utile per i playoff. La sconfitta casalinga contro il Tritium non ha aiutato il rasserenamento degli animi. Al Zaccheria è scoppiata la contestazione, che ha visto come bersaglio principale il presidente Casillo. A fine partita proprio il portiere Ginestra aveva espresso la sua disapprovazione per il clima di odio nei confronti della squadra, invitando i tifosi a supportarli in questo momento difficile.

CALCIO MALATO – Episodi del genere non dovrebbero esistere, specialmente all’interno dello sport. Purtroppo però ci troviamo a commentare sempre più spesso fatti incredibili che non c’entrano nulla con il mondo del calcio. Alcune persone sfogano le loro frustrazioni di una settimana la domenica allo stadio. Manca il lavoro, la ragazza ha scelto un altro, un incidente con la macchina, un litigio in famiglia, tutte situazioni che si rapportano al calcio con un valore prossimo allo zero. C’è bisogno di tutto questo? Questo sport può dare una soluzione ai problemi che oggi affliggono buona parte degli italiani? Picchiando un calciatore si ottiene la felicità che si cerca? Se ci riflettiamo sopra le risposte sono semplici ed immediate, così come il primo pensiero avuto da Ginestra poche ore dopo l’accaduto è stato quello di abbandonare il calcio, che rimane sempre un insignificante gioco difronte alla vita.

VIDEO AGGRESSIONE PAOLO GINESTRA: INTERVISTA SKY
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