Il Pallonaro

A Genova la panchina scotta. Delneri e Ferrara all’ultima spiaggia

Due squadre, una città, identico destino. Genoa e Sampdoria attraversano forse il primo momento di crisi comune da un anno a questa parte. La classifica le vede aggrappate agli ultimi posti che precedono il baratro della zona retrocessione. Un incubo per entrambe, vissuto da vicino appena dodici mesi fa dai blucerchiati. Non è bastato un mercato all’insegna dei colpi (Maxi Lopez, Maresca, Immobile, Borriello) che garantisse quella qualità necessaria per emergere dall’anonimato della Serie A. Ad oggi è l’organico rossoblu a destare maggiori perplessità, salvo escludere a priori la figura del presidente Enrico Preziosi. Dall’altra parte invece l’ingaggio di Ciro Ferrara si sta rivelando un azzardo che potrebbe costare caro da qui all’ormai prossimo Natale.

DELNERI– L’arrivo di Delneri sulla panchina del Genoa era stato salutato come l’avvento di un nuovo ciclo di successi. Le prime tre partite però hanno raccontato una realtà estremamente diversa. Se la trasferta di San Siro aveva offerto segnali comunque positivi relativamente all’organizzazione difensiva, i match contro Fiorentina e Siena sono state invece lo specchio del Grifone di oggi. Manca la scintilla, la giocata del campione, a volte sembra mancare anche la voglia. Tre sconfitte consecutive, sempre per 1-0. Conoscendo Preziosi non è da escludere un clamoroso ritorno di De Canio, licenziato dopo 6 punti nelle ultime 7 giornate della sua gestione. La prossima partita del Genoa non è delle più semplici. L’avversario si chiama Napoli. A Marassi dovrà scendere in campo il miglior Grifone per scongiurare l’esonero lampo di Delneri dopo il suo arrivo (27 ottobre, Milan-Genoa). Mancare per due anni dal mondo del calcio ed essere licenziato dopo neanche tre settimane non è certamente il miglior rientro che potesse aspettarsi Delneri. Un incubo che invece non è poi così lontano. Vero, il Napoli di questo periodo non sta entusiasmando i propri tifosi, evidenziando più volte una scarsa forma fisica, autentico pilastro per la squadra di Walter Mazzarri negli ultimi anni. Ma proprio perché il Napoli non può permettersi un altro passo falso (non ricordiamo a memoria due sconfitte consecutive in campionato per i partenopei da un anno a questa parte, se si escludono i tre pesanti ko dello scorso anno contro Juve, Lazio e Atalanta tra la 30 e 32 giornata).

Per Ciro Ferrara il capolinea si avvicina. Ultima fermata contro il Palermo? | ©Valerio Pennicino/Getty Images

FERRARA – Un inizio devastante e poi il black-out. Con la sconfitta di ieri contro l’Atalanta, la striscia negativa della Samp si allunga a sei sconfitte consecutive. L’ultima vittoria dei doriani è datata 16 settembre, quando sul campo del Pescara i ragazzi di Ferrara vinsero 3-2. La colpa più grande dell’ex calciatore juventino è il gioco a tratti disarmante (in senso negativo) della propria squadra. Nonostante le sconfitte siano arrivate sempre con un solo gol di scarto, la realtà delle partite è ben diversa. Senza gioco è difficile raccogliere punti, specialmente in Serie A. Ferrara ha incassato nelle ultime ore la fiducia del presidente Garrone. Crediamo però che Palermo-Sampdoria possa essere una delle ultime spiagge per il tecnico blucerchiato. Pochi allenatori sono rimasti in sella con sette ko di fila sul groppone. Vedi De Canio, licenziato per aver perso una partita nelle ultime cinque.

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