Dopo il triste siparietto di domenica scorsa al Marassi, con protagonisti tifosi e calciatori genoani, sono ancora i rossoblù a finire in prima pagina per episodi extra-calcistici. Nell’ allenamento di ieri, programmato per la mattina, ma rinviato a causa del mal tempo al primo pomeriggio, Sculli e Jankovic si sono resi protagonisti di una rissa dopo un contrasto di gioco.
Il Genoa, in ritiro già da domenica pomeriggio a Milano, non naviga di certo in acque serene. Dopo lo stop interno contro il Siena, gli uomini di De Canio, chiamato dal presidente Preziosi a sostituire Malesani, si ritrovano inguaiati in piena bagarre salvezza. Potrebbe essere questo clima di tensione e preoccupazione ad avere acceso gli animi in allenamento tra Sculli e Jankovic. Fatto sta, che dopo alcune fasi di riscaldamento, contornate da un simpatico “torello”, a far scatenare la rissa pare sia stata un’ entrataccia del serbo nei confronti del numero 81 genoano. Sculli non ha apprezzato di buon gusto il gesto del compagno e gli si è subito scagliato contro colpendolo con un calcio. La colluttazione è proseguita poi con diverse manate in faccia da ambo le parti.
I compagni di squadra hanno prontamente diviso i due calciatori, che dopo un breve chiarimento hanno ripreso la discussione in maniera animata. A questo punto sono intervenuti Presidente e allenatore, invitando i due ad una stretta di mano di riappacificazione, ricordando che l’unico obiettivo per cui bisogna combattere è quello della salvezza!
Il presidente Preziosi ha commentato l’accaduto dicendo: “ Questo è un buon segno, vuol dire che siamo carichi”. Ma è chiaro che il clima in casa Genoa non sia tra i più sereni. E’ strano che lo scontro fisico-verbale sia accaduto tra due calciatori dello stesso ruolo. Che Jankovic non accetti l’esclusione perenne dopo il ritorno a Genova di Beppe Sculli? Potrebbe essere anche questa un’idea, forse la più maligna, forse la più polemica o forse semplicemente la pura realtà.