La quattordicesima giornata di Serie A si avvicina alla conclusione e determina alcuni fatti fondamentali che porteranno sconquassamenti nelle prossime settimane, protagonista del turno è senz’altro il Genoa di Gian Piero Gasperini. Inevitabile un discreto movimento del mercato di riparazione per alcune e di conseguenza una definizione della classifica che è destinata a variare soprattutto per chi lotta in quota salvezza. Abbiamo deciso di intitolare l’analisi della giornata odierna in questo modo per dare enfasi allo straordinario volo del Grifone ma anche alle nostre previsioni di inizio stagione, quando proprio al Genoa, davamo la possibilità di lottare per l’Europa nelle nostre pagelle del mercato estivo.
C’erano delle scommesse da vincere e un salto di qualità da fare ed il Genoa ha fatto tutto questo, ora viene la parte più difficile, il mantenimento della zona e le carte sono tutte in regola per il team di Enrico Preziosi per questo noi diciamo con forza che non è una sorpresa, semmai le vere sorprese sono le altalenanti prestazioni di Lazio, Fiorentina e Napoli ma hanno dei perché e difficilmente possono essere risolte in poco tempo, per questo tutto è nelle mani, o meglio, nei possenti artigli del Grifone.
Partendo dai presupposti oggettivi il Genoa ha un feeling storico e straordinario con la sua tifoseria e quando le cose vanno bene le due componenti si lustrano gli occhi a vicenda in un crescendo di entusiasmo che può diventare determinante. La stessa situazione non è vissuta dalle concorrenti per la posizione, Napoli e Lazio spesso subiscono contestazioni sindrome di una passione variabile ai risultati e che penalizza la squadra, stessa sorte per Milan e Inter che stanno vivendo una situazione di apatia da parte dell’ambiente.
Il Genoa al momento ha una situazione di salute dei suoi giocatori importante, infatti Gasperini è stato bravissimo finora a far ruotare la rosa ed anzi allargandosela con per esempio innesti dalle giovanili come Mandragola. Fiorentina, Napoli e Lazio hanno avuto una partenza ad handicap in tal senso con soprattutto la viola a farne le spese maggiori, è chiaro che se parti con degli obbiettivi importanti e ti ritrovi dopo pochi turni senza prima Marin e Gomez e poi senza Rossi tutta la visione cambia e così anche gli stimoli.
Gli stimoli del Genoa sono altissimi, sia come squadra che come singoli giocatori ed alla base c’è una grande voglia di riscatto. Matri, Perotti, Antonini, Roncaglia, Bertolacci e Pinilla sono solo alcuni giocatori sottovalutati o poco considerati o anche solo sfortunati fino a ieri che a Genova stanno trovando una grande piazza per rilanciarsi. Perin, Lestienne, Sturaro, Marchese e Mandragola sono solo alcuni giovani che hanno giù detto qualcosa e che ora vogliono arrivare. Milan, Inter e Napoli hanno poco costruito in tal senso ed anzi nei giocatori presi nel mercato estivo c’era quasi la sensazione di un recupero di giocatori ormai perduti. Per Lazio e Fiorentina il discorso è diverso perché la prima ha cambiato tecnico e molti giocatori la seconda invece ha perso anche gli stimoli giovanili di Bernardeschi che si è rotto pure lui strada facendo.
Altro stimolo importante è la presenza nella stessa zona di classifica della Sampdoria. Infatti i cugini blucerchiati rappresentano quella spinta in più che le altre non hanno in quanto Milan e Inter si litigano a chi fa peggio, la Lazio vede la Roma inarrivabile, Napoli e Fiorentina non hanno rivali cittadine che possono far da leva. La Sampdoria è nella stessa situazione del Genoa, anche lei vive il dualismo cittadino mirando il sorpasso al Grifone e quindi facendo punti importanti, paradossalmente è lei la vera antagonista del Genoa e questa è una spinta per entrambe a correre più veloce, fatto che porta in questo momento il Genoa a sei punti dalla Roma e con domenica prossima lo scontro diretto con i giallorossi in casa. Se la Samp questa sera dovesse vincere a Verona andrebbe ad un solo punto dai rossoblù e domenica prossima se la dovrà vedere con la Juventus a Torino. In pratica potremmo assistere alle prime due della classe contro la terza e la quarta in classifica con tutti questi presupposti a fare da sgambetto sulle favorite.
I presupposti tecnici in una Serie A dove serve solo un buon equilibrio tra i reparti e velocità nel Grifone ci sono tutti, così come nel tecnico che ha maturato un’esperienza ormai importante nella gestione del gruppo e nella lettura delle partite dall’inizio. Situazione da verificare ancora con Inzaghi al Milan e Pioli alla Lazio, mentre Montella ha poche scelte a disposizione Benitez ne ha molte di più ma si porta dietro malumori nel gruppo, tipo la gestione Insigne.
Insomma il Genoa deve solo continuare crederci, rimanere con i piedi per terra e la strada difficilmente può cambiare, del resto l’Udinese per tre volte ai preliminari di Champions League, nelle stagioni precedenti, lo ha insegnato nulla è impossibile.