Gian Piero Gasperini ©Giuseppe Bellini/Getty Images
Nessuno più di lui aspetta con ansia il campo. Gian Piero Gasperini vive oramai da due mesi con l’esigenza di dover dimostrare che le sue idee di gioco sono valide e giustre per questa Inter. La difesa a tre e la posizione di Wesley Sneijder sono i due più grandi interrogativi che assillano il popolo nerazzurro e Gasperini dovrà sin da subito di aver lavorato bene durante la preparazione facendo ricredere gli scettici e sopratutto trovando una giusta collocazione per l’olandese. Ieri, nella conferenza stampa di vigilia, l’ex tecnico del Genoa non poteva non aprire l’argomento Sneijder definendolo adesso attaccante e quindi in lizza per una delle tre maglie d’attacco e non più annoverato tra i centrocampisti.
“Sneijder può trovare valutazioni anche migliori rispetto alla stagione scorsa magari giocando in posizione più decentrato o nella stessa. Ma Wesley è un problema nostro, un ottimo problema, quando giocherà ha le potenzialità importanti, ma non è il giocatore irrinunciabile per l’Inter, questa squadra per fortuna ha tante risorse con un gruppo solidissimo che è il vero leader di questa squadra per cui Sneijder è un elemento in più, ma non è che Milito, Pazzini o Forlan, ma così come Ranocchia, Samuel o Lucio non sono nessuno, questi sono grandi giocatori e il gruppo è solido e completo in tutta la sua rosa”