Adriano Galliani apre al ritorno di Kakà ricordando che “certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”. Il calciatore del Real Madrid, ha lasciato un ricordo indelebile a Milano nelle 6 stagioni che l’hanno reso uno dei calciatori più forti del mondo. Le ultime stagioni a Madrid condite da numerosi infortuni lo hanno visto regredire sempre più e se prima nelle gerarchie di Josè Mourinho non era in prima linea ma c’era, adesso per il brasiliano sembra non esserci più nemmeno un posto in panchina. Strano a dirsi ma il Real, che per portarlo a Madrid pagò al Milan 3 anni fa ben 67 milioni di euro, ha praticamente scaricato il pallone d’oro 2007. A questo punto la cessione del talento verdeoro appare più che probabile e il ritorno romantico al Milan potrebbe rivelarsi una strada giusta per tutti.
Il Real Madrid non è esente dai problemi finanziari che attanagliano ormai anche la Spagna e perciò vorrebbe monetizzare cedendo l’ex San Paolo. Certo è che il Real in caso di cessione di Kakà non riceverà neanche la metà della cifra spesa 3 anni orsono ma già liberarsi dell’ingaggio esoso del brasiliano (9 milioni netti annui) sarebbe un toccasana per la casse della società madridista. Un risparmio di 18 milioni lordi annui permetterebbe alla squadra campione di Spagna di affondare il colpo con il Tottenham per Luka Modric, centrocampista croato che è ormai in rotta con il club londinese. Per strapparlo alla squadra di Villas Boas servono 45 milioni di euro e molto presumibilmente il Real dovrà liberarsi prima di Kakà.
Il giocatore è legatissimo alla società e ai tifosi rossoneri e farebbe volentieri ritorno a Milanello. Tuttavia c’è il problema ingaggio, perchè i soldi che guadagna a Madrid Kakà non può guadagnarli a Milano, visto che la società rossonera con la doppia cessione di Thiago Silva e Ibrahimovic ha eliminato i due stipendi più alti del monte ingaggi. Non è da escludere che Robinho sia il prossimo ad essere tagliato visto il suo ingaggio di 6,5 milioni ma sicuramente il 30enne Kakà dovrà dimezzarsi lo stipendio se vorrà indossare nuovamente la maglia rossonera.
Ieri in Via Turati si è presentato Gaetano Paolillo, agente Fifa e consulente della famiglia di Kakà. La visita dell’agente certamente non è una coincidenza e sicuramente avrà fornito all’ad rossonero alcuni informazioni utili per sondare meglio il terreno con il Real Madrid. D’altronde i blancos vogliono cedere il giocatore, il giocatore ritornerebbe volentieri a Milano e il Milan essendo alla ricerca di un nome che riaccendi l’entusiasmo dei tifosi vuole riportarlo a casa ma solo a determinate condizioni. Un’operazione come quella che portò Ibrahimovic a Milano da Barcellona potrebbe rivelarsi il giusto compromesso a patto che il giocatore decida di dimezzare i suoi emolumenti attuali. Il ritorno di Kakà sarebbe la cosiddetta minestra riscaldata che il Milan già ha servito senza successo negli anni addietro. Emblematico fu il ritorno di Shevchenko dal Chelsea, ritorno che non procurò le stesse gioie dei primi anni di Sheva in rossonero. Ora la storia potrebbe ripetersi ma i tifosi milanisti sperano che almeno questa volta la minestra riesca a saziarli a dovere.