La Roma inanella la terza vittoria consecutiva in questo scorcio di campionato e già questa è una notizia importante ed in parte attesa. Dopo l’esonero di Zeman, Aurelio Andreazzoli è riuscito a riportare serenità in un ambiente non facile, prefiggendosi quantomeno di puntare all’obiettivo minimo della stagione e cioè quello di accedere all’Europa League della prossima stagione. Tuttavia, la notizie di giornata in casa giallorossa sono altre e tutte ben liete per la verità. Con il rigore rifilato al Genoa al 16’ del primo tempo, infatti, Francesco Totti sale a quota ben 225 gol in Serie A, appaiando al secondo posto assoluto di tutti i tempi lo svedesone che fu anche della Roma il pompiere Gunnar Nordhal, che però segnò gran parte dei suoi gol con la maglia del Milan. Un record importante che prevalica i miti calcistici e consegna una volta di più alla storia un campione autentico quale il Capitano romanista.
In tanti ne avevano celebrato peraltro un precoce e forse anche legittimo prepensionamento. L’arrivo a Roma prima di Luis Enrique e poi di Zeman all’insegna del calcio atletico e dispendioso lo avevano ritenuto quasi ormai inadatto alla causa giallorossa e a quella del campionato italiano. Il Pupone, invece, ha ribadito ancora una volta la sua classe immensa e l’adattabilità ad ogni tipo di circostanza e ad ogni tipo di stagione. Insomma quando la classe e le qualità ci sono, non esiste ragione tattica che tenga. Totti è il vero fenomeno del calcio italiano, con la carta d’identità invecchiata, ma ancora estremamente indispensabile per la sua squadra. Oltretutto Totti non disdegna di inseguire il suo prossimo record e cioè quello di agganciare quota 274 reti in Serie A, cioè tante quante ne ha segnate Silvio Piola, cannoniere d’altri tempi con le maglie di Pro Vercelli, Lazio, Torino, Juventus e Novara e primatista assoluto in Serie A.
Intanto la Roma si gode il momento di forma di Stekelenburg, portiere di importanti qualità tecniche, troppo presto accantonato da Zeman, e celebra l’esordio con gol in Serie A (peraltro decisivo) di Alessio Romagnoli, classe ’95, prodotto della cantera romanista. Quando Totti cominciava a far gol in Serie A, Romagnoli in pratica non era ancora nato.