Bella, cattiva e tutta argentata, così come la storia della Formula 1 l’ha consacrata, una freccia d’argento. La nuova McLaren è un mix di tecnologia ed aerodinamica da far paura e soprattutto tanta sicurezza. Nei dettagli vedremo come cambia la monoposto di Woking rispetto all’anno precedente.
In una cerimonia in stile sobrio ma sempre molto elegante, la nuova McLaren Mp4-29 si svela al pubblico come una bella signora in abito da sera molto elegante ma anche molto aderente ed un volto “cattivo“, che in termini motoristici vuol dire che dà il senso della velocità e della esuberanza in pista. Tutte sensazioni, ovvio, che dovranno essere poi confermate dai circuiti e dal manico dei piloti.
Ed è Jenson Button, prima guida del team, a dire anche quale sia l’obbiettivo della scuderia in stagione:
“Vogliamo fare una stagione migliore dello scorso anno, ma è davvero difficile prevedere accuratamente qualcosa oggi. Ci sono stati cambiamenti enormi, che avranno un impatto grandissimo sui valori in campo, dovremo attendere e osservare come si svilupperanno le cose”
il ché sta anche ad indicare che nemmeno i protagonisti del Mondiale di Formula 1 in casa McLaren sappiano esattamente che tipo di “mostro” abbiano per le mani e dove possa arrivare. Poi il pilota britannico risponde a chi gli chiede sulle possibili difficoltà di Magnussen, che ad appena 21 anni si troverà sul sedile di una delle monoposto storiche della Formula 1:
“Fa parte del mestiere di pilota. Ho trascorso tutta la mia carriera saltando da una specifica all’altra di monoposto: ho guidato i V10, i V8, con le gomme scanalate, le slick, il Kers, il Drs, il controllo di trazione e senza, i rifornimenti e sono ancora qui! Ovviamente c’è un periodo di adattamento, ma il mio stile di guida mi ha consentito sempre transizioni regolari.
Non credo che ci sarà nessuno al primo test con la certezza di aver azzeccato la nuova formula, credo si tratterà di un leggero rifinire successivo, quando ingegneri e progettisti acquisiranno maggiori informazioni e comprenderanno come si comportano macchine e powertrains. Questa formula è troppo grande e complessa perché un team si senta sicuro di avere tutto a posto e con un veloce vantaggio sugli altri”.
Come dire, è un passaggio per tutti e le difficoltà vanno affrontate come ho fatto io, che ho visto la Formula 1 stravolgersi in questi anni.
Kevin Magnussen, giovanissimo, appare emozionato di fronte alla creatura che gli si para davanti e con tantissimo entusiasmo si prepara alla sua nuova avventura:
“Un solo obiettivo, quello di immergermi nell’ organizzazione, con le persone e prendere confidenza con tutto quello che dovrò affrontare quando mi siederò finalmente nell’ abitacolo. Non è un segreto che vivo a Woking e vado al MTC ogni giorno, ho trascorso tutto il tempo con gli ingegneri, il management e i simulatori, creando quei legami con la macchina, lo stile di guida, il cockpit e i sistemi di controllo, oltre a migliorare la mia forma fisica. E’ una curva d’apprendimento continua, ma è divertente e soddisfacente riuscire a stare con persone che lavorano così a stretto contatto con te”.
La nuova McLaren ha sicuramente un design originale, a cominciare dal muso che è molto interpretativo sul regolamento, siamo certi che ai primi “botti” della MP4-29 qualche naso si torcerà pensando a qualche irregolarità. Preso il muso della monoposto a parti separate si nota l’antiestetica del naso, che nella visuale frontale sembra quasi una protuberanza che esce da un buco. Tuttavia la presa d’aria che porta raffreddamento alla parte sottostante è dimensionata per dare nella sua totalità una funzionale efficacia ed un’estetica più gradevole del famoso “tricheco” Williams di qualche stagione indietro.
Lateralmente la MP4-29 si tiene raccolta, come se la scocca fosse un abito aderente, sembra quasi più alta sui fianchi della stessa monoposto del 2013 e si possono notare prese d’aria e scarichi sparsi per, con l’aiuto dell’aerodinamica, far passare aria fredda e buttarne fuori calda con estrema facilità. Un mix di design e di modernità veramente efficace.
Il posteriore è esteticamente semplice, ma molto funzionale. Sembra un piccolo jet che può prendere il decollo da un momento all’altro.
Il nuovo corso McLaren, oltre al ritorno come C.E.O. di Ron Dennis cambia anche negli uomini del reparto corse sono arrivati Peter Prodromou e Dan Fallows dalla Red Bull, Ettore Griffini e Ciaron Pilbeam dalla Lotus, oltre a un’altra dozzina di alcuni tra i migliori ingegneri in Formula 1. Le frecce d’argento sono davvero tornate?