Formula 1: Alonso verso l’ultima gara in rosso?

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Fernando Alonso | Foto Twitter

Quattro anni fa in Bahrain iniziava in modo trionfale, vincendo la sua prima gara in rosso, l’avventura di Fernando Alonso in Ferrari. Un matrimonio cercato e voluto soprattutto dallo stesso pilota, ansioso di poter disporre di una macchina leggendaria della Formula 1 e competitiva dopo l’uscita dalla McLaren e due stagioni anonime in Renault.

Dopo l’epopea di Schumacher sia i fan che la stessa Ferrari sognavano un ciclo vincente con il pilota iberico considerato ancora oggi uno dei pochi del circus capace di tirare fuori il cento per cento dalle monoposto ed invece la favola iniziata quattro anni prima è molto probabile giunga al termine senza un lieto fine.

Infatti è atteso proprio per l’inizio della settimana prossima l’annuncio che le strade della rossa di Maranello e Alonso si dividano, a favore di un ritorno in McLaren per Fernando e dell’ingaggio di Sebastian Vettel per la Ferrari. Un risvolto della vicenda del resto su cui i protagonisti tengono tutti sulle spine fin dal Gran Premio di Suzuka attraverso qualche spiffero di rinnovo e tanti indizi che portano alla conclusione più ovvia, quella fatta dalla contabilità dei risultati e dal feeling rotto con la scuderia da qualche tempo.

Fernando Alonso | Foto Twitter
Fernando Alonso | Foto Twitter

Arriverà quindi in rosso un altro pilota tedesco, Sebastian Vettel, considerato l’erede di Michael Schumacher, che dovrà fare tutto il possibile per riportare la Ferrari sul tetto del mondo della Formula 1 ed al tempo stesso rivitalizzare un ambiente che ha perso fiducia e competitività, mentre nel contempo se ne va un pilota imprevedibile, intelligente e capace di ribaltare il pronostico attraverso una guida sempre al limite per estrarre il meglio dal materiale messogli a disposizione ma al tempo stesso scomodo, provocatorio ed incapace di mentire a se stesso e alla squadra.

La favola quindi di Fernando Alonso alla Ferrari si potrebbe chiudere tra otto giorni, con il Gran Premio di Abu Dhabi, nel modo in cui nessuno si poteva augurare, portando in dote solo una manciata di vittorie, punti importanti ma nessun titolo.

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