La consueta classifica della Football Money League, stilata da Deloitte, è pronta anche per quest’anno in riferimento alla stagione 2012/2013: la classifica analizza i bilanci delle diverse società calcistiche mondiali focalizzando l’attenzione su costi e ricavi e tralasciando eventuali plusvalenze e minusvalenze derivanti dai trasferimenti, e approfondendo i tipici indicatori che “segnalano” la redditività delle aziende scomponendo le diverse voci di bilancio al fine di comprendere, a fronte del risultato complessivo di gestione, quali siano gli ambiti di gestione maggiormente produttivi. Dalla fotografia generale ne che risulta si evince, senza dubbio, un grosso peso degli introiti commerciali ma anche una buona influenza dei risultati di campo delle squadre sugli incassi derivanti dalla vendita di tagliandi e abbonamenti. Sempre in generale, poi, il trend è positivo per i primi 20 club, che hanno registrato globalmente un aumento dell’8% dei ricavi. Le prime due posizioni della speciale classifica vedono la dominazione delle super potenze del calcio iberico: Barcellona al primo posto e Real Madrid al secondo. Al terzo posto, poi, i campioni d’Europa del Bayern Monaco che sorpassano in scioltezza il Manchester United “orfano” di sir Alex Ferguson. Al quinto posto balza, poi, la “new entry” della Football Money League, il Paris Saint Germain che fa registrare un +81% sui ricavi, quadruplicatisi in poco tempo con il cambio di proprietà e l’arrivo degli sceicchi del Qatar che hanno portato con sè una sfilza di partnership di altissimo livello e, su tutti, l’accordo con l’ente turismo del Qatar. A seguire, rispettivamente al sesto, settimo e ottavo posto, tre club di Premier League: Manchester City, Chelsea e Arsenal.
Le italiane, però, non deludono affatto. In particolare, nella classifica della Football Money League è da segnalare il sorpasso della Juventus sul Milan con i bianconeri che si collocano nelle prime 20 posizioni e scalano ben 4 gradini conquistando la nona posizione con 272,4 milioni di ricavi. Al decimo posto, lo stesso Milan con 263,5 milioni che retrocede di due gradini rispetto allo scorso anno soprattutto a causa del calo degli introiti da “matchday”, ossia derivanti dalla vendita di biglietti, strettamente connessa al calo di rendimento e di risultati della squadra. Nella spiegazione del sorpasso juventino ai danni del club milanista, ha molto peso la voce “broadcast”, ossia gli introiti derivanti dai diritti televisivi e, nello specifico, dai diritti Uefa per la partecipazione ai quarti di Champions League dello scorso anno. Inoltre, è di rilevo anche la voce relativa agli incassi dei match – considerando il frequente “tutto esaurito” dello Juventus Stadium – e la voce derivante dagli introiti pubblicitari che, nei prossimi anni, crescerà ulteriormente a fronte degli accordi con Adidas e Jeep.
Tra le altre big italiane, l’Inter è al quindicesimo posto della Football Money League con un peggioramento rispetto agli anni precedenti: se i ricavi commerciali Nike-Pirelli hanno garantito un buon margine, è molto bassa la percentuale di introiti relativa ai matchday e, anche in tal caso, la responsabilità è da attribuire al calo di rendimento della squadra nerazzurra, oltre che alla mancata partecipazione alla Champions League.
Nella top 20, però, c’è da registrare il ritorno della Roma collocatasi il 19.ma posizione della Football Money League: il buon piazzamento deriva, soprattutto, dall’incremento dei ricavi derivanti dalla vendita di biglietti (+40%) con ben 20,1 milioni di incassi complessivi. Influente positivamente anche l’aspetto ricavi commerciali connesso all’accordo con la Disney voluto dalla gestione Pallotta, mentre l’accordo con la Nike non ha ancora sortito i suoi effetti positivi che giungeranno a partire dalla stagione 2014/2015.
Infine, un dato geografico significativo: nella top 20 della Football Money League non è presente nessuna squadra extraeuropea a testimonianza che, il calcio continentale, regge ancora egregiamente la sua tradizionale supremazia. La prima squadra extraeuropea “pervenuta” è quella dei brasiliani del Corinthians collocatasi in 24.ma posizione.