Fiorentina-Milan hanno deciso di dividersi la posta in palio. Un 2-2 che lascia tutti quanti scontenti, con gli animi caldissimi grazie, o, meglio ancora, per colpa, del pessimo arbitraggio del signor Tagliavento. Il clima che si respira al Franchi di Firenze è quello delle grandi occasioni: impianto gremito quasi in ogni ordine di posto con una buonissima risposta anche dei tifosi rossoneri che hanno riempito i propri settori. Il clima primaverile, seppur con forte vento, ha completato l’ottima giornata in quel di Firenze. Veniamo però alle note dolenti, ovvero agli errori, pardon, orrori del già citato Tagliavento. Fiorentina in dieci dal minuto 39′ a causa dell’espulsione di Tomovic, reo di aver commesso un fallo da ultimo uomo all’indirizzo di El Shaarawy lanciato verso la porta difesa da Viviano. Riguardando le immagini si nota di come questa decisione possa essere alquanto discutibile visto che il difensore dei toscani non era ultimo uomo: giusto fischiare il fallo ma forse eccessivo il rosso. Andando avanti, il bello arriva nella ripresa con ben due rigori regalati alla Fiorentina. Il primo è clamoroso: Ljajic entra in area e, senza venir minimamente sfiorato da Nocerino, si lascia cadere. Calcio di rigore al 64′. Altro penality al 72′: il protagonista questa volta è Cuadrado che cerca l’impatto col piede di De Sciglio. L’arbitro abbocca ed ecco il secondo regalino di giornata. Insomma, in qualunque senso la si guardi, sia per l’espulsione molto generosa che dai rigori inventati, la partita è stata non falsata ma alterata. Diciamo così. Riavvolgiamo però il nastro e analizziamo quello che più ci piace: il calcio giocato.
FIORNTINA- MILAN 2-0- Nel primo tempo, dopo un buon inizio dei viola, sospinti dall’infiammato tifo dello stadio amico, è il Milan a portarsi in vantaggio con Riccardo Montolivo, capitano di giornata ed ex di turno. Già, proprio lui, quel Montolivo che ha passato anni importanti con la maglia della Fiorentina, che ne ha condiviso gioie e dolori e che ieri è stato bersagliato da una bordata di fischi continua e imperterrita a ogni tocco del pallone dai suoi vecchi tifosi. Il brutto e il bello del calcio. Al 14′, Montolivo recupera palla carpendola a Pizarro, si invola verso la porta di Viviano e lo fulmina con un preciso tiro. All’inizio del secondo tempo, come se non bastasse, la Fiorentina si ritrova senza alcuni pezzi pregiati: non ce la fanno Savic e Jovetic, costretti a uscire. Tomovic espulso.
RIMONTA – Nonostante un insieme di difficoltà, la Fiorentina sembra essere entrata in campo con un piglio in più. Il Milan si ritrova schiacciato nei pressi della propria area di rigore e non riesce per larghi tratti di match, a ripartire con un’azione manovrata. Al 62′ ecco però la doccia fredda per tutto il Franchi: pallone messo in mezzo da Montolivo sul quale si avventa Flamini. I rossoneri raddoppiano e con un uomo in più chiudono virtualmente il match. Sulla carta i Viola sono ancora in partita e un’azione individuale di Ljajic al 64′ porta Tagliavento a fischiare il calcio di rigore per i toscani: bellissimo slalom del giovane fantasista ma caduta piuttosto plateale del numero 22 dei locali che si lascia cadere senza esser toccato. Lo stesso Ljajic dal dischetto dimezza lo svantaggio. Non è finita perchè il Franchi è una bolgia e la Fiorentina riesce a pareggiare con un altro rigore guadagnato da Cuadrado. Rigore molto, molto generoso ma comunque più giusto rispetto al primo. In ogni caso, ecco il 2-2 di Pizarro. Con il pareggio ottenuto, Montella si copre inserendo Migliaccio. La Fiorentina contiene un Milan spompato fino al triplice fischio del direttore di gara. Sul finale, lamentele anche dei rossoneri su un rigore non concesso ad Abate.