Fiorentina-Juventus significa Europa, prestigio, superiorità sull’avversaria storica. La notte del Franchi (il tardo pomeriggio, a dir la verità considerando il fischio d’inizio delle 19) porterà con sè tutto questo, e anche di più. L’incrocio Conte-Montella (per la terza volta nel giro di meno di due settimane), l’ennesima resa dei conti tra due società acerrime rivali nel passato e nel presente, anche a livello dei rispettivi massimi dirigenti: Della Valle e Agnelli. Il risultato del campo di Fiorentina-Juventus, dunque, assume connotati realmente decisivi sia da una parte che dall’altra: la Fiorentina, ovviamente, ha dalla sua l’entusiasmo di voler eliminare la Signora, ancor di più dopo il pareggio per 1-1 strappato quasi in extremis nella gara d’andata. La Juventus, invece, vuol dare alla sua stagione finora trionfale quella marcia in più che solo l’Europa può fornire, smentendo le critiche di coloro che accusano Conte di non essere ancora in grado di competere ad alti livelli nelle rassegne continentali. L’eliminazione amara dalla Champions per mano del Galatasaray e le difficoltà della gara d’andata di una settimana fa contro la stessa Viola allo Juventus Stadium, dunque, per il tecnico salentino sono “onte” da lavare definitivamente anche in virtù delle “pressioni” da parte dei tifosi bianconeri che, oltre al terzo scudetto consecutivo, sognano la finale di Europa League da giocare in casa.
Fiorentina-Juventus è tutto questo e, dunque, in campo le due squadre non risparmieranno colpi, nè energie: al bando ogni forma di turnover, dunque, schierando le migliori formazioni possibili dati gli uomini a disposizione. Per Vincenzo Montella è disponibile l’intera rosa, con l’eccezione dell’infortunato di lungo periodo Giuseppe Rossi e, soprattutto, Mario Gomez il bomber tedesco ritrovato dopo un lungo infortunio che ha segnato all’andata la rete del pari che, in trasferta, vale molto e, a conferma del suo stato di grazia attuale, la sua maglia, addirittura, è stata consegnata dal premier Renzi (notoriamente tifoso Viola) alla cancelliera tedesca Angela Merkel. Al suo fianco dovrebbe agire Ilicic, anche lui in grande condizione. A centrocampo, schieramento orientato alla solidità con Pizarro, Aquilani e Borja Valero, mentre in difesa il trio Savic, Rodriguez, Tomovic. Antonio Conte, invece, ritrova in attacco la sua coppia preferita, quella composta da Tevez e Llorente: l’argentino, in particolare, era assente nel match d’andata e nella gara con il Genoa di campionato e la sua mancanza si è avvertita notevolmente. A centrocampo sarà assente Marchisio e, dunque, vi sarà spazio per Pogba, Pirlo e Vidal, mentre sugli esterni agiranno Asamoah e (probabilmente) Isla. I problemi per Conte saranno in difesa: Chiellini, Bonucci e Caceres (causa assenza di Barzagli) saranno pronti a difendere la porta di Buffon ma in panchina non vi è alcuna alternativa ai titolari, anche a causa del problema fisico occorso a Ogbonna. In panca, poi, Fiorentina-Juventus vedrà il ritorno di Mirko Vucinic anche se non ancora in perfette condizioni. Considerato il risultato dell’andata, ecco i possibili scenari-qualificazione di Fiorentina-Juventus: in caso di 0-0 qualificherebbe la Fiorentina; la Juventus, invece, per passare il turno e accedere ai quarti di finale deve vincere o pareggiare segnando almeno due gol. Fiorentina-Juventus, le probabili formazioni: Fiorentina (3-5-1-1): Neto; Savic, Rodriguez, Tomovic; Cuadrado, Aquilani, Pizarro, B. Valero, Pasqual; Ilicic; M. Gomez. Allenatore: Vincenzo Montella Juventus (3-5-2): Buffon; Caceres, Bonucci, Chiellini; Isla, Vidal, Pirlo, Pogba, Asamoah; Tevez, Llorente. Allenatore: Antonio Conte