8 mondiali piloti, 11 mondiali costruttori, 123 gran premi: questo è il palmares della Ferrari nei 23 anni di Luca Cordero di Montezemolo. La spiegazione del suo addio è un po’ la stessa che ha dato Antonio Conte dando l’addio alla Juventus: è finito un ciclo. La rossa viene da due anni in rosso, tanto per fare un gioco di parole. Un rosso non tanto economico quanto prestazionale. Il mondo Formula 1 è tecnologicamente andato avanti e la Ferrari è rimasta indietro.
Nemmeno l’addio di Domenicali e il successivo arrivo di Mattiacci hanno portato il cavallino al successo. E col GP di Monza è arrivata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: se due piloti campioni del mondo come Raikkonen e Alonso fanno insieme solo 162 punti in 13 gare, meno anche della Williams, il problema lo ha la macchina. E per una monoposto come la Ferrari di quest’anno, lenta sul rettilineo, Monza è la pista peggiore che si possa desiderare. E’ finita un era e Montezemolo lo ha capito, stamattina al cda è arrivata l’ufficialità della separazione consensuale.
Il marchio Ferrari appartiene solo per il 10% a Piero Ferrari, tutto il restante 90% appartiene alla FIAT, il suo ammistratore delegato Sergio Marchionne prenderà in mano anche la rossa. Sono arrivati tanti saluti per Montezemolo: John Elkann ringrazia a nome di tutta la famiglia:“ha reso grande la Ferrari”. Marchionne:“Ringrazio Luca per quanto ha fatto per Ferrari, FIAT e per me. Con lui grandi successi. C’è stata qualche in comprensione, ma è per il bene della Ferrari”. Montezemolo ha ringraziato donne e uomini che hanno lavorato per la Ferrari e tutti i tifosi che l’hanno sempre sostenuta:“23 anni meravigliosi, ringrazio tutti per le memorabili vittorie”.
Tanti di quei successi di cui parlavamo prima, sono di Michael Schumacher. Arrivano notizie confortanti ma non troppo per Schumi, che lo scorso inverno aveva avuto un incidente sugli sci. E’ tornato a casa per la riabilitazione, apre gli occhi e riconosce i parenti più stretti, ma, come dice l’agente Sabine Kehm, c’è ancora tanto lavoro e il recupero sarà lungo e difficile.