Alla fine della fiera le due squadre più accreditate al successo, sono lì in finale, senza se e senza ma. Le Final Eight di Coppa Italia incoronano Varese e Siena come le finaliste del torneo, che mette in palio il suo trofeo oggi pomeriggio alle ore 18. Il Mediolanum Forum dovrà quindi ospitare i giocatori delle formazioni più odiate dai tifosi delle scarpette rosse. La prima è la rivale storica, da una vita, mentre la seconda è forse il tabù più opprimente da qualche anno a questa parte, che ha costretto Milano a molteplici rivoluzioni estive e invernali, senza però trovare mai la formula vincente. Volendo sintetizzare il concetto all’estremo potremo dire che le Final Eight di quest’anno hanno certificato clamorosamente il fallimento della squadra allenata da Sergio Scariolo, la sorpresa Varese, e la regolarità di Siena divenuta ormai imbarazzante.
Final Eight, tanto rumore per nulla
Nella prima semifinale di ieri pomeriggio la Cimberio ha superato le resistenze di una coriacea Roma, sconfitta con il risultato di 81-71. Dopo un ottimo avvio di primo quarto (18-10), Varese ha ceduto il passo di fronte alla verve dell’Acea, che è riuscita ad accorciare prima fino al meno tre alla chiusura del primo tempo per poi passare all’ultimo giro di boa con un punto di vantaggio (52-53). Nei dieci minuti finali però la squadra di Vitucci ha dato l’accelerata definitiva, appoggiandosi su Ebi Ere (23) e Dusan Sakota (21), oltre al supporto sempre prezioso di Mike Green (11). Fattore determinante del match l’incredibile strapotere di Varese dall’arco. La Cimberio ha infatti tirato col 52% da tre (13/25), contro il 3/21 degli avversari. Per questo motivo il 5/7 di Sakota può considerarsi a tutti gli effetti la vera chicca della serata, senza il quale Varese avrebbe trovato ancora più difficoltà nel battere i capitolini, ai quali va comunque un plauso per il prestigioso traguardo raggiunto. Jordan Taylor è stato il migliore dei suoi con 20 punti, seguito da Phil Goss a quota 19. Serata invece storta per Datome (11), che chiude con un modesto 4/11 da due. Da segnalare infine la doppia-doppia sfiorata da Bobby Jones (9 punti, 11 rimbalzi).
Ci ha provato Sassari, ad un certo punto ha anche accarezzato il sogno della finale portandosi sul 56-43 dopo ventisei minuti di gioco, vantaggio però cancellato dalla Montepaschi in meno di quattro minuti con un contro parziale di 10-0, chiudendo il terzo periodo sul 56-53. Sassari ha trovato la forza di riportarsi a sei lunghezze con la tripla di Bootsy Thornton (29) per il 64-58 a otto minuti dal termine. Quella però sarà l’ultima fiammata della squadra di Melo Sacchetti, che cede di fronte ad una Siena indiavolata, il cui orgoglio smisurato l’ha spinta prima al pareggio (64-64) con Hackett al 34′, e poi sempre con l’ex Pesaro al sorpasso (70-71) al 36′. Da lì in poi Sassari non riuscirà più a rimettere il becco davanti. Grande partita anche di David Moss, secondo miglior marcatore di Siena dietro Hackett (19) con 13 punti a referto e sopratutto canestri pesantissimi. Prestazione quasi perfetta inoltre di Benjamin Eze, che restando in campo soltanto 17 minuti è riuscito a realizzare 11 punti con un solo errore dal campo (5/6), oltre a catturare cinque rimbalzi.