Nel processo che vedeva imputati Luciano Moggi, Roberto Bettega e Antonio Giraudo per falso in bilancio i giudici assolvono la triade perchè “il fatto non sussiste“.
La causa è stata celebrata con il rito abbreviato e il compito dei giudici era quello di valutare le cosiddette plusvalenze sulla compravendita dei giocatori per le quali erano state richieste dai giudici Pacileo e Gianoglio rispettivamente tre anni per Moggi e Giraudo e due per Bettega.
Al tempo dello scandalo la Juventus stessa aveva proposto un patteggiamento ma il giudice Dante Cibinel ha addirittura assolto direttemente la società. E’ lecito dunque porre in discussione le scelte difensive della società bianconera che con l’ammissione di colpa fu retrocessa in serie B mentre le pene per Milan,Fiorentina e Lazio furono più lievi, anche in questo caso solo l’intransigenza del giudice ha evitato la beffa.
Alla lettura della decisione dei giudici erano presenti Bettega e Giraudo, i quali hanno lasciato il Palazzo di Giustizia di Torino senza fornire dichiarazioni. “È il trionfo della giustizia – ha commentato invece uno degli avvocati difensori – sulle considerazioni metagiuridiche che hanno animato questa dolorosa vicenda giudiziaria“.
Ci si interroga adesso se il sistema Moggi su cui tanto si è discusso in questi anni, sia stata soltanto una gogna mediatica senza trovare poi un reale riscontro nei fatti.