Si avvicinano le prime scadenze del fair play finanziario. Spesso si sente parlare di fair play finanziario, ma spesso ci si chiede cos’è. E’ una regola secondo cui i club possono spendere fino a 5 milioni di euro in più di quanto guadagnano ogni anno. Tuttavia, possono superare questa soglia entro un certo limite, se il debito viene coperto totalmente da un pagamento diretto da parte del proprietario del club.
I limiti sono di 45 milioni di euro per le stagioni 2013/14 e 2014/15, di 30 milioni di euro per le stagioni 2015/16, 2016/17 e 2017/18. Entro metà giugno i giudici dell’UEFA emetteranno le sentenze verso i club che non avranno rispettato questa regola, che rischiano sanzioni fino all’esclusione dalle Coppe europee. Dei 237 club che in questa stagione hanno partecipato alle Coppe, 137 sono a posto, ma gli investigatori monitorano da vicino gli altri 76. In questo quadro l’Italia non è messa male: secondo quanto riferisce La Gazzetta dello Sport sono appena due infatti i club di Serie A sotto osservazione: Milan e Inter. Sia i rossoneri che i nerazzurri hanno cominciato a spendere meno, soprattutto a livello di stipendi.
Il segretario generale dell’UEFA Gianni Infantino, ha spiegato la situazione delle italiane: “Pensano troppo a tagliare i costi e poco ad aumentare gli utili. Se Londra può permettersi 6 squadre in Premier con un fatturato sui 2 miliardi, perché Milano deve limitarsi a 2 squadre e meno di 500 milioni? Per un verso è un buon segno, ma occorrono stadi, marketing e il resto…”
Tutti i 74 club tenuti sotto osservazione, dovranno fornire entro il 17 marzo informazioni sul bilancio 2013 e sulle prospettive 2014. Il Milan non corre grandi rischi; è l’Inter che rischia: a fine aprile infatti i PM dell’UEFA prenderanno le prime decisioni: archiviare il caso, patteggiare, imporre sanzioni minori o rinviare a giudizio all’organo giudicante. In ambito europeo, c’è grande curiosità per vedere se l’UEFA avrà la forza di punire anche grossi club dai grossi introiti come il PSG o il Manchester City, colossi economici in Europa.
Anche Michel Platini ha parlato del fair play finanziario, sostenendo che: “Il calcio è sempre più bello, ma certe pessime abitudini sono continuate: adotteremo misure drastiche per il bene del pallone“