Facundo Roncaglia, Firenze innamorata dell’argentino

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Facundo Roncaglia, idolo della Fiorentina © Claudio Villa/Getty Images

A Firenze è scoppiata la Roncaglia mania. Al difensore sono bastate quattro partite di campionato e un gol dai 30 metri per entrare nel cuore del tifo viola. Acquistato a parametro zero dal sorprendente direttore sportivo della Fiorentina Daniele Pradè, ha da subito dimostrato di avere carattere e di poter avere un ruolo da protagonista in squadra. Montella gli ha concesso da subito la maglia da titolare e l’argentino se l’è tenuta ben stretta a suon di prestazioni sopra la media, formando con il connazionale Rodriguez e l’ex Genoa Tomovic (in attesa di Savic, arrivato in Toscana nell’operazione Nastasic) un trio difensivo di assoluto valore.

El Torito (questo è il suo soprannome) è nato a Chajarí, un paesino di circa 30 mila abitanti a nord di Buenos Aires, 25 anni fa. Difensore roccioso e grintoso, paragonato per queste caratteristiche a Daniel Passerella(che indossò la maglia della Fiorentina dal 1982 al 1986 con oltre 100 presenze). Preferisce giocare come centrale ma all’occorrenza può ricoprire anche il ruolo di terzino destro con discreti risultati. Forte nel gioco aereo e aggressivo nei contrasti con l’avversario di turno, anche se spesso questa caratteristica lo porta ad essere troppo irruente concedendo fallo all’attaccante.

Facundo Roncaglia, idolo della Fiorentina © Claudio Villa/Getty Images

Cresciuto nelle giovanili del Boca Junior dove esordisce in prima squadra il 21 ottobre 2007 contro l’Estudiantes. In due anni colleziona con la maglia del club argentino 31 presenze e 1 gol, aiutando la squadra a conquistare il Torneo di Apertura 2008. Le buone prestazioni con la maglia giallo-blu del Boca vengono notate anche in Europa e nell’estate 2009 passa in prestito all’Espanyol su richiesta dell’allora tecnico Pochettino. Nella seconda squadra di Barcellona, Facundo non demerita e a fine stagione può contare 21 presenze. Ciò non basta per la sua conferma e torna nella sua terra dove andrà ad indossare la maglia dell’Estudiantes (si, proprio la squadra che ha sfidato al suo esordio con i “grandi”) trovandosi come compagno l’ex interista Juan Sebastian Veron. Per Roncaglia altro ottimo campionato e il ritorno al Boca Junior, sfiorando la conquista della Copa Libertadores in finale contro il Corinthians prima di passare alla Fiorentina in scadenza di contratto.

A Firenze se lo coccolano e sperano in un’altra grande prestazione contro gli odiati juventini quest’oggi. I compagni di squadra lo adorano e Pasqual recentemente ha dichiarato che se l’argentino dovesse giocare alle sue spalle potrebbe durare altri 10 anni visto che non ha bisogno di aiuto in raddoppio di marcatura, agevolando il compito agli esterni. Roncaglia potrebbe vestire anche la maglia della nazionale italiana, visto che i suoi bisnonni sono nati e hanno vissuto in Campania prima di emigrare in Argentina. Lui spera in una convocazione, e in parte si sente italiano. Sarà il prossimo oriundo nella rosa dell’Italia?

E sul web, come nel caso di Pato e le parodie nei suoi confronti sugli infortuni, è nata una pagina web su facebook “Quando Facundo Roncaglia” (che conta più di 9000 “mi piace”) dove si paragona Roncaglia a Chuck Norris per la sua cattiveria (agonistica) sul campo. I più simpatici? Eccoli qua: “A Tombola Facundo Roncaglia non fa cinquina, te la dà“, “Balotelli, prima di incontrare Facundo, era bianco“, “Quando Facundo arriva in ritardo all’allenamento, Montella si scusa per aver iniziato in anticipo“, “A Facundo Roncaglia, gli All Blacks gli fanno la ola” e per finire… “Quando Roncaglia guarda il cubo di Rubik, il cubo si risolve da solo!“.

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